Milano 29 Dicembre – La riapertura parziale di Piazza Castello solo ai mezzi pubblici, moto e residenti, è una foglia di fico per non ammettere il gigantesco errore commesso da Pisapia e dalla sinistra nel chiudere la piazza nel 2014.
Da oggi tram, taxi, residenti e moto potranno passare dal controviale. Chiaro che così non si risolve niente e quella stretta striscia aperta al traffico rischia di essere pure pericolosa.
Bisogna avere il coraggio di ammettere che quel provvedimento di chiusura non è servito a nessuno e ha creato danni a tutti.
La piazza non è vissuta e non ha ospitato alcun evento di valore, bensì qualche mercatino di mutande e carabattole. In compenso tante auto e moto sono obbligate a imbottigliarsi in strade della Milano ottocentesca come Foro Bonaparte, Via Cusani, Corso Magenta che oggi scoppiano di traffico e smog. Ancora peggio va ai tram e agli autobus incolonnati a passo d’uomo, il famoso servizio pubblico che la sinistra, in teoria, voleva favorire!
Si apra totalmente al traffico Piazza Castello consentendo a decine di migliaia di cittadini lavoratori di non fare giri viziosi per muoversi in città. Se proprio si vuole valorizzare la piazza, basta chiuderla al traffico nei fine settimana della bella stagione.
Capisco. E’ difficile ammettere di avere deciso di chiudere senza alcuno studio preventivo, senza alcun progetto di riqualificazione. Solo per far vedere che siete arancioni, che sognate una città dove nessuno lavora e tutti vanno in bici da un aperitivo all’altro.
Però tenere chiusa la piazza deserta mentre altrove si rimane paralizzati nei cantieri e nello smog è proprio un abuso di potere che fa incazzare anche anime miti e responsabili come i milanesi.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.