Milano 10 Gennaio – Inutile ripetere che il fenomeno migranti in libertà, a Milano, è la vera e irrisolta “piaga” della città. Un fenomeno incontrollato che nel quotidiano diventa illegalità e paura. Quanti sono ad esempio i clandestini che sfuggono ad ogni controllo, che occupano abusivamente le case, che risolvono il problema della sopravvivenza accodandosi a gruppi più o meno criminali? Si direbbe che i migranti, nonostante un’accoglienza molto buonista, siano anche dotati di un’innata furbizia e disprezzo delle leggi. Ma – come osserva Il Giornale – “La sicurezza in città passa anche attraverso il contrasto alle occupazioni abusive. Non solo i controlli delle forze dell’ordine per le strade ma pure quelli tra le mura delle case popolari. Pochi giorni fa l’assessore comunale alla Sicurezza Carmela Rozza ha attaccato Aler: «Così non va, servono maggiori controlli su chi abita effettivamente negli alloggi. E più impegno contro occupazioni e subaffitti illegali». E si potrebbe obiettare “Da che pulpito viene la predica..da che pulpito vengano osservazioni di chi tollera l’abusivismo dei Centri sociali ecc. ecc. “Gli occupanti abusivi, prosegue Il Giornale, sono spesso italiani, ma per la maggior parte stranieri. Gli ispettori Aler trovano anche molti clandestini. La situazione è di certo difficile e nell’affrontarla la collaborazione tra proprietà, amministrazioni locali e organi di sicurezza è fondamentale. Il sistema dei controlli e degli sgomberi comunque esiste ed è operativo. Anche se le unità immobiliari occupate illegalmente sono numerose, oltre 3mila su un totale di circa 70mila alloggi, e gli ispettori che hanno il compito di intervenire sono soltanto 12. Se non bastasse, negli ultimi tempi la tensione fisiologica in ogni sgombero si è trasformata in violenza e le aggressioni a operatori dell’ente e delle forze dell’ordine da parte degli abusivi sono aumentate. L’ultima in ordine di tempo la scorsa settimana, quando un’ispettrice e un poliziotto sono rimasti feriti durante un intervento in via Abbiati, zona San Siro. La sensazione di chi lavora ogni giorno agli sgomberi è che tra gli occupanti abusivi ci siano meno persone bisognose di un tempo e più persone pericolose o pregiudicati. Aveva precedenti penali ad esempio l’uomo egiziano dell’aggressione in via Abbiati.
Ecco i dati Aler. Nel 2016 sono state registrate 3.189 occupazioni, contro le 3.010 del 2015. Gli sgomberi in flagranza, cioè fatti entro le 48 ore dall’occupazione, sono stati 378 (400 nel 2015) e quelli falliti 208 (234 nel 2015). In totale gli interventi d’emergenza sono stati nell’anno appena trascorso 586 (634 l’anno precedente). Le unità immobiliari recuperate immediatamente dopo l’occupazione sono state il 65 per cento di quelle in cui si è intervenuto nel 2016 e il 63 per cento nel 2015. Infine gli sgomberi programmati, quelli concordati con il Comune e le forze dell’ordine, sono stati 84 nel 2016 e più del doppio, 194, l’anno precedente. In totale negli ultimi 12 mesi le abitazioni liberate dagli abusivi e rientrate nel circuito delle assegnazioni sono state poco più del 14 per cento. Tra le nazionalità degli abusivi, le più presenti sono italiana (25%), romena (19%), egiziana (18%) e marocchina (14%)”
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