Milano 13 Gennaio – Come avviene durante i lunghi ponti, l’assessore alle politiche sociali, ovvero al welfare, Pierfrancesco Majorino ha deciso alla viglia di Natale di posizionare 50 clochard ( affidandoli alla vigilianza di un certo signor Omar, di una misconosciuta associazione di volontariato) nella gloriosa ex scuola di musica di corso di Porta Vigentina, già sede di asili nido, biblioteca, scuole, con annesso giardinetto.
Locali freddissimi, senza servizi igienici degni di questo nome, affollati di topi e piccioni: il tam tam delle proteste delle mamme del quartiere e dei commercianti hanno infine convinto l’assessore a organizzare un incontro nella aula magna della ex scuola di musica, per cercare di spiegare la estemporanea scelta. Il freddo, il gelo, la brina di questi giorni avevano convinto Majorino – così ha spiegato – ad ospitare per alcuni mesi i clochard del centro di Milano, che il presidente del Municipio Fabrio Arrigoni conosce uno per uno, nei locali di corso Vigentina.
Majorino non ha convinto i residenti: una pre assemblea era stata organizzata da Giampalo Berni Ferretti, consigliere del Municipio 1 nella vicina cartoleria, dove due medici residenti in zona hanno illustrato alle mamme i possibili rischi di contagi per i bimbi del vicino asilo, viste le precarie condizioni della scuola ospitante e dei nuovi soggiornanti. Invano molti residenti hanno consigliato Majorino di inviare i clochard nella caserma Montello, ben riscaldata, o a 800 metri più avanti, dove il moderno palazzo dell’ex provveditorato agli studi potrebbe svolgere all’uopo.
Singolare la spiegazione di Arrigoni, presidente del Municipio 1: i clochard del centro intorno al Duomo ambiscono dormire al caldo vicino alle loro postazioni sotto i portici, dove chiedono l’elemosina durante il giorno. Per questo Maiorino non desiste: ma il rischio è che a fine marzo, con la primavera, la ex scuola di musica si trasformi in un ennesimo centro di accoglienza per pseudo rifugiati. Silvia Sardone, consigliera comunale, ha così avuto buon gioco a definire Majorino: un mago, che trasforma fatiscenti ruderi in ambiti dormitori, esenti da controlli sanitari. O un prestigiatore?
Ed Omar? Era assente dal confronto.
Claudio Bernieri