Milano 14 Gennaio – Purtroppo la questione delle moschee abusive sta diventando un problema sempre più sentito e allarmante a Milano, ma non per la giunta che continua a chiudere gli occhi di fronte a gravi situazioni di illegalità. – commenta Silvia Sardone, consigliere comunale di Forza Italia –
In particolare rimane imbarazzante il silenzio sulla moschea abusiva di Via Cavalcanti per la quale il sindaco Sala promise una pronta chiusura addirittura in campagna elettorale con queste frasi: “Spazi come quelli di via Cavalcanti, dove un sottoscala diventa periodicamente, e da troppo tempo, un ritrovo nascosto e inadeguato per il culto, non devono più esistere. Ne faccio un impegno amministrativo di chiara urgenza: uno dei miei primi atti da sindaco sarà rivolgermi a Prefettura e Questura perché si arrivi rapidamente alla chiusura di questa, come altre moschee improvvisate che non rispettano le norme di sicurezza”. Impegno clamorosamente smentito dalla realtà.
Per quanto riguarda la moschea abusiva di Via Faa’ di Bruno attigua a Via Cosenza ho ricevuto ieri una risposta dall’assessore Rozza in merito alla mia interrogazione in cui chiedevo quali fossero le intenzioni della giunta per porre fine a questa situazione di illegalità.
L’assessore segnala che il problema ultimamente è persino peggiorato con i fedeli che si posizionano nell’attigua via Cosenza, per pregare, intralciando la circolazione dei pedoni e delle auto. Nessuna intenzione di risolvere la questione, scaricando interventi e monitoraggio sul commissariato competente.
Ancora più incredibile la situazione della moschea abusiva dentro un appartamento in Via San Mamete. Ho segnalato questo nuovo abuso a settembre con interrogazione a novembre. Ieri in consiglio comunale, nonostante la violazione del regolamento, vengo a conoscenza che in 2 mesi l’amministrazione, tra rimpalli assurdi tra assessorati, non è stata in grado di dare seguito alla mia richiesta di intervento e ora, complice l’insensato silenzio dell’assessore alla sicurezza, dovrà rispondermi di sicurezza e legalità l’assessore Maran. Evidentemente per Palazzo Marino le moschee abusive sono un problema di urbanistica.
Possibile che in tutti questi casi (e ce ne sono altri) l’amministrazione non sia mai in grado di intervenire nè di comprendere, comportandosi di conseguenza, l’urgenza della chiusura di questi centri? Cosa deve succedere prima che l’amministrazione capisca le esigenze di tanti milanesi colpiti dall’illegalità di questi abusi e delusi dall’immobilismo del Comune?
Perchè il sindaco sta zitto? Dove sono finite le sue promesse?
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