Milano 20 Gennaio –Il primo fu inaugurato in Giappone, per l’esattezza ad Umeka, vicino ad Osaka, nel 1979. A distanza di 38 anni da quell’inaugurazione i «capsula hotel» si sono moltiplicati in tutto il Sol Levante e del Sol Levante sono persino diventati un’attrazione turistica tra le più fortunate tant’è che alla fine sono stati esportati anche in altri Paesi. Per chi ancora non li conoscesse, i capsula hotel sono non poco particolari. Non sono fatti di stanze ma di celle di un metro di larghezza per due di lunghezza e un metro abbondante di altezza. Sì, delle scatole rettangolari in plastica o in fibra di vetro. Delle capsule, appunto, nelle quali il cliente non ha altro spazio che quello che serve per distendersi e dormire. Si tratta di hotel a basso costo pensati per i pendolari e, più in generale, per chi è costretto a muoversi in orari ingenerosi: molto presto la mattina o molto tardi la sera. Non a caso sono stati aperti per lo più vicino a stazioni ferroviarie e ad aeroporti. Chi ha un treno o un aereo da prendere alle 6 del mattino e arriva da lontano può pernottare nelle capsule in modo da svegliarsi vicino ai binari o alla pista di decollo.
La stessa filosofia con la quale in questi giorni è stato aperto qualcosa di molto simile all’aeroporto di Malpensa. Proprio così: al Terminal 1 dello scalo della Brughiera sono state installate quattro ministanze di tre metri per tre (non proprio capsule, quindi) con un letto singolo e una postazione di lavoro con tavolino-scrivania estraibile, sedia cuscinata e rete wi-fi ad alta velocità. Per rendere il soggiorno, o il pernottamento, più piacevole e rilassante, le ministanze sono dotate di cromoterapia, luci a led e proiezioni multimediali audio e video. Per non correre il rischio di perdere l’aereo ecco il servizio sveglia. Il letto è singolo ma l’ingresso in cabina è consentito massimo a due persone contemporaneamente.
I prezzi? A Malpensa la tariffa oraria è di 9 euro all’ora se si prende la stanza al momento, senza avere la prenotazione. Se invece si prenota per una notte intera, vale a dire dalle 23 alle 6 del mattino, la tariffa è di 34 euro. Storia nella storia, a mettere a punto questo servizio, a partire dal 2014, sono stati tre studenti del Politecnico di Milano uniti dall’amore per i viaggi che hanno fondato «ZZZleepandGo», il servizio che gestisce le ministanze di Malpensa. L’obiettivo? «Rendere più ospitali e comodi gli aeroporti attraverso una soluzione di accomodation innovativa ed economica». Già, in 38 anni non ci aveva pensato nessuno. A pensarci sono stati Albert Porzio, Nicolas Montonati e Matteo Destantini, nell’ordine Ceo, Cto e Cfo di «ZZZleepandGo», supportati da Gianmaria Leto (vicepresidente) e Angelo Iacubino (Ict manager). «ZZZleepandGo» paga un affitto a Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, e tiene per sé gli incassi delle stanze.
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