Via Mac Mahon: comitati sul piede di guerra contro il Comune in difesa degli olmi

Milano

Milano 23 Gennaio – “Sta succedendo quello che avevamo previsto due anni fa – lamenta l’architetto Giuseppe Boatti del comitato “Olmi” a Repubblica – agli alberi sono state tagliate le radici, ma se non si potano ovviamente le chiome sovrastrutturate creano una difficoltà di stabilità negli olmi, ovviamente occorre potare e poi fare nuove prove di trazione con le chiome ridotte”  . Ma la battaglia contro il Comune  e in difesa degli olmi in via Mac Mahon sta diventando incandescente. Riferisce Repubblica “L’ultima volta erano saliti sugli alberi ‘condannati’ e la protesta era diventata clamorosa. Poi sono arrivati i cuori e il malumore, nonostante le rassicurazioni, non è mai scemato. Promettono di tornare in strada, agguerriti più che mai, i comitati per la salvaguardia degli olmi di via Mac Mahon. Missione: salvare dall’abbattimento, dicono, altri dieci olmi nel tratto compreso tra piazza Diocleziano e viale Monte Ceneri, dopo le verifiche sulla tenuta dei giorni scorsi che non avrebbero superato. “Ma prima delle prove di trazione – accusano i contestatori – devono essere potati”.

“I comitati e le associazioni ambientaliste – si legge in un comunicato del Comitato civico tutela olmi di Mac Mahon, Aidaa e il comitato ‘Per una Mac Mahon migliore’ – chiedono nuove verifiche dopo le potature che fino ad ora non sono mai state eseguite sugli olmi dalla fine della loro messa in sicurezza fino a oggi. Siamo certi che almeno una parte di questi alberi sarà salvata”. Appuntamento già domani, lunedì 23 gennaio, nella sede dell’ottavo Municipio in via Quarenghi, dove a partire dalle ore 18 si svolgerà una riunione della commissione Istruttorie municipali. Come terzo punto all’ordine del giorno: ‘Situazione alberature via Mac Mahon – Aggiornamento’; una riunione che si annuncia infuocata per la partecipazione dei comitati. La battaglia è ricominciata e se non ci saranno risposte concrete da parte del comune, all’inizio dei lavori previsto attorno al 10-12 febbraio i comitati torneranno in presidio come avvenne nel 2015″.

 

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