L’Italia è ricca di “oggetti misteriosi”

Cultura e spettacolo

Milano 28 Gennaio – La storia del nostro Paese abbonda di ritrovamenti storici e archeologici di grande interesse e di incerto significato, provenienti dal passato, che ancor oggi storici e scienziati non sono in grado di interpretare. Reperti ricchi di particolari significati religiosi, oggetti strani la cui funzione rimane per noi sconosciuta, altri ancora di cui non comprendiamo neppure il metodo di realizzazione. In molti casi rimangono per noi dei veri misteri da esplorare.

La Sacra Sindone

La Sacra Sindone di Torino rappresenta uno degli enigmi più affascinanti a livello storico-scientifico e religioso, una meta di grande interesse e richiamo per credenti e laici di tutto il mondo. In base alla narrazione evangelica potrebbe trattarsi del lenzuolo funebre in cui fu avvolto Gesù dopo la deposizione dalla croce e la sepoltura. L’immagine corporea presente sul telo, negativa e tridimensionale, mostra un uomo torturato e crocifisso, in linea con la tradizione cristiana.  Già questo basta a rendere la Sindone un oggetto “unico”, inspiegabile alla scienza, ma c’è di più. Gli esami di datazione al radiocarbonio 14 effettuati anni fa fecero risalire il panno al periodo medievale, ma questa datazione potrebbe essere stata falsata da molteplici elementi, tra i quali un incendio subito dalla Sindone nel ‘500. Ma il mistero più ingrigante per il mondo della scienza è come l’impronta corporea si sia impressa sul lenzuolo. Da secoli ormai si susseguono ipotesi di ogni tipo: c’è chi ritiene che si sia trattato di un fenomeno fisico di “interazione tra luce e materia” generatosi al momento della resurrezione di Cristo, al punto proprio l’energia nucleare emessa in quel momento avrebbe generato l’immagine. Il fatto è che, mentre la Sindone rimane per il credente l’icona della morte e resurrezione di Gesù di Nazareth, la scienza non è in grado nè di datare esattamente il lenzuolo, nè di spiegare come si sia impressa quell’immagine.

Il Pendolo di Focault

Il grande pendolo non è di per sè un oggetto di natura misteriosa, in quanto si muove in base al noto “effetto di Coriolis” in grado di farlo ondeggiare. Comunque si tratta di qualcosa di particolare e unico, ospitato in un edificio ricchissimo di simbologie esoteriche ed astrologiche sia a livello architettonico che decorativo: il Palazzo della Ragione di Padova. Infatti in ben 333 riquadri gli affreschi del Palazzo descrivono le costellazioni, i segni zodiacali, i pianeti e le loro influenze sull’uomo, costituendo un vero e proprio planetario esoterico. Il pendolo, costituito da una sfera di 13 kg collegata al soffitto da un filo d’acciaio lungo 20 metri, rappresenta la Terra e il suo movimento fra gli astri.

La Pietra della Sibilla

Sugli Appennini si trova la misteriosa Pietra della Sibilla, forse un antico altare pagano che secondo la leggenda potrebbe essere lo stesso utilizzato Sibilla per predire il futuro dalla Sibilla, la potente sacerdotessa in grado di fare da collegamento fra l’uomo e la divinità, Una figura mitologica che sarebbe vissuta proprio nella Grotta a lei intestata, sul tratto di Appennini detto appunto ‘Monti Sibillini’ in suo onore. Che si creda o meno alla leggenda, la Pietra, oggi conservata al Museo della Sibilla nella Villa Curi a Montemonaco (AP), riporta delle misteriose iscrizioni che gli storici non sono mai riusciti a decifrare.

La Stele di Caven

Un altro oggetto misterioso presente nel nostro territorio è la “Stele di Caven”, che si trova a Teglio (So), in Valtellina. Il masso  mostra una serie di iscrizioni preistoriche indecifrabili, tra le quali l’immagine molto stilizzata di una figura umana disegnata con cerchi concentrici e spirali. Secondo gli studiosi potrebbe trattarsi di una rappresentazione astronomica, forse relativa a una cometa o ai moti del Sole. Questa figura umana, soprannominata teomorfo, potrebbe essere la personificazione di una cometa, ma anche forse una prova  dell’incontro con una civiltà extraterrestre.

‘Omphalos’ la pietra ombelico

A Monte d’Accoddi, in provincia di Sassari, sorge un antico tempio prenuragico considerato l’unico zigurrat europeo. La costruzione, datata al 4500 a.C., oltre ad essere di per sé  ricca di mistero, ospita un oggetto molto particolare: si tratta del cosiddetto Omphalos di Monte d’Accoddi, una pietra sferoidale alta 0,90 cm e di 4,83 m di circonferenza, che subì un’accuratissima lavorazione per prendere la forma attuale. Il significato e la funzione rimangono misteriosi; è possibile che indicasse quello che era ritenuto il centro del mondo (omphalos in greco significa ombelico) o che la sfera simboleggiasse l’unione fra il terreno e il divino. Tuttavia gli studiosi non sono ancora n grado di poter offrire una spiegazione esauriente.

La maschera ‘demoniaca’

Nella piccola isola di Mozia davanti a Marsala, durante gli  scavi in un santuario cartaginese del VI secolo a.C., furono rinvenuti reperti di vario tipo, tra i quali non solo ossa di animali e di bambini sacrificati agli dèi ma anche una maschera apotropaica atta a scacciare il male. La maschera veniva indossata in occasione del sacrificio nel tophet, il santuario in cui i corpi venivano bruciati, affinché giungessero in dono agli dèi. Con gli occhi  incurvati verso l’alto e la bocca atteggiata ad un ghigno distorto, la maschera all’apparenza sorridente, esprime in realtà un pianto disperato: nella disperazione, infatti, l’uomo distorce così occhi e bocca.

La pergamena che esaudisce i desideri

A Cava de’ Tirreni si trova una pergamena che, in base a una leggenda, è in grado di esaudire i desideri. Certo, non c’è alcun elemento storico che possa confermarlo, trattandosi di un foglio con sigillo e timbro reale, ma privo di testo scritto. Ferdinando I d’Aragona la donò infatti alla città come ringraziamento per averlo salvato durante una guerra e affinchè i cittadini vi scrivessero i loro desideri che lui avrebbe in seguito esaudito. Le richieste però non furono mai riportate sulla pergamena, che ancora è conservata ‘in bianco’. Ma la leggenda vuole che sia in grado di realizzare i desideri che vi verranno scritti. Al momento, non è dato sapere se e quando qualcuno vi scriverà i suoi desideri.

Gianpaolo Betti

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