Milano 28 Gennaio – Il Comune di Milano ha deciso di non avvalersi della cosiddetta rottamazione prevista dalla legge finanziaria 2017. Dunque alle cartelle esattoriali del Comune di Milano relative a multe o tasse comunali non pagate non si potranno applicare il taglio delle sanzioni e degli interessi di mora e la rateizzazione previste dal governo Renzi col decreto fiscale 193 /2016 poi convertito in legge.
Con la faccia tosta che caratterizza la sinistra, la Giunta ha dichiarato di non volere la rottamazione per rispettare il corretto rapporto Comune-cittadino. In realtà si illudono di incassare di più.
Viene da ridere a pensare che tale affermazione di principio arriva da un Comune, Milano, che ha barato sui tempi di consegna delle multe ai cittadini, non rispettando la legge che imponeva il termine di 90 giorni dall’avvenuta violazione al Codice della Strada per notificare le infrazioni.
Da simili esempi di moralità pubblica arriva dunque il niet ad applicare il provvedimento di rottamazione delle multe, peraltro voluto dal Governo PD. Così i milanesi saranno discriminati rispetto al resto d’Italia dove i cittadini potranno fruire del condono-rottamazione. Tra l’altro si introduce così un diverso trattamento per la violazione di identiche norme del Codice della Strada che è incostituzionale e aprirà la strada a nuovo contenzioso.
Va detto poi che le Giunte Pisapia avevano già approvato in passato ravvedimenti operosi che configuravano agevolazioni per chi non aveva pagato nei termini. E che il Comune ha delle responsabilità su errori e pagamenti tardivi dei contribuenti, perché negli scorsi anni il Comune ha approvato in ritardo le tariffe Tarsu e le aliquote IMU dopo che i contribuenti avevano già pagato la prima rata.
Sala avrebbe potuto racimolare dalla rottamazione quei 15/20 milioni che invece raccatterà dall’odioso aumento delle tariffe di scuole materne e servizi educativi.
Siamo di fronte all’ennesima persecuzione nei confronti di contribuenti e automobilisti di Milano. Con la mancata rottamazione Milano conquista un nuovo record: dopo i record della pressione fiscale, dopo quello delle multe, dopo quello delle difficoltà per pagare il giusto (ricordate le code in Via Friuli), arriva un nuovo record negativo: siamo l’unico comune a non volere la rottamazione pur avendo piu di 500 milioni di multe non riscosse.
La sinistra che governa Milano così facendo spera di riscuotere di più, ma alla fine il Comune incasserà di meno.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.