Milano 29 Gennaio – Vincenzo “Cencio” Donati è il garzone di Michelangelo Buonarroti. Distratto e pasticcione, non riesce mai ad esprimersi correttamente per colpa della sua balbuzie. Per questo motivo il sommo scultore fiorentino si rivolge al suo assistente con la famosa frase “Perché non parli, bischero tartaglione!” Cencio è un orfanello cresciuto nel convento dei frati domenicani di Bologna. Da bimbo è paffutello, biondo e riccio, tanto che Michelangelo lo prende a modello per la statua di un angelo reggi candelabro. Ma il piccolo Cencio ha un difetto: è mancino e usa la “manina del diavolo” anche per farsi il segno della croce. Per correggere questo “difetto” i frati legano la mano sinistra di Cencio dietro alla schiena e per questo motivo Cencio inizia a balbettare. Fin quando, incontrando una compagnia di guitti, scoprirà che la sua parlata non ha incertezze quando legge e recita. La vita di Cencio sarà legata a doppio filo con quella di Michelangelo Buonarroti, saranno insieme fino alla fine. Anche quando, alzando gli occhi verso la volta affrescata della Cappella Sistina, vede Adamo che allunga la mano verso Dio. “Ma A-da-da-mo è ma-ma-mancino!
Perché non parli è la terza commedia/monologo storica, scritta ed interpretata da Paolo Cevoli con la regia di Daniele Sala, dopo il successo de La Penultima Cena (le vicende del cuoco dell’Ultima Cena) e de Il Sosia di Lui (la controfigura di Mussolini).
Teatro Manzoni 1 febbraio ORE 20,45
Prestige € 27,00 – Poltronissima € 25,00 – Poltrona € 18,00 – Under 26 anni € 15,00
Info 02 7636901 www.teatromanzoni.it
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.