“La notte della Tosca”. Il dramma umano di tre donne (e un uomo) al bivio

Cultura e spettacolo

Milano 5 Febbraio – Torna al Martinitt la penna sagace di Roberta Skerl, con una nuova analisi minuziosa e impietosa della natura umana. Questa volta il tema è quello amaro del precariato: vite appese al filo del lavoro. Una storia triste ma poetica che parla di dignità e speranza. Un invito a lottare, in nome di chi l’ha fatto prima di noi. In scena dal 2 al 19 febbraio.  

Una commedia attesissima, al debutto nazionale. Tre donne dalle aspirazioni diverse. Tre donne normali, forse anche troppo, anestetizzate. Tre infermiere senza gloria e senza infamia che il destino scuoterà. Il destino e un uomo, loro paziente, ormai alla fine dei suoi giorni, che decide di risvegliare in loro la coscienza di sé. Lo spettro della perdita del lavoro deve scuotere non solo i nervi ma anche le anime… Devono guardarsi dentro e decidere di lottare. Devono ricordare che un tempo la lotta era all’ordine del giorno. Che la festa della donna non è mimose e spogliarelli, ma la memoria delle operaie morte nel rogo della loro fabbrica a New York nel 1908… Cambiano le generazioni, i tempi, i ruoli ma non cambia il dovere morale di combattere per i sogni e i diritti, nostri e degli altri come noi. Per voce di un personaggio fortissimo pur nella sua fragilità, concreto eppure romantico, giunge un monito che non ha tempo né sesso. Il dramma moderno si consuma, proprio come nella Tosca, sulla terrazza di Castel Sant’Angelo mentre sulla disperazione umana, sulla speranza e la rabbia roboano minacciosi gli elicotteri dell’antiterrorismo. Ma la vita non è l’opera e il finale deve essere ancora scritto…

LA NOTTE DELLA TOSCA è una commedia di Roberta Skerl, diretta da Silvio Giordani e con Alida Schuker, Pietro Longhi, Annachiara Mantovani, Gabriella Silvestri e Pierre Bresolin. Produzione Centro Teatrale Artigiano.

Tre infermiere ausiliarie di una casa di cura per lungodegenti, da un giorno all’altro ricevono una lettera di licenziamento. Anna ha il marito in cassa integrazione, Linda è al terzo mese di gravidanza e Ivana vive con i due figli da mantenere. Annientate dalla notizia, precipitano nella disperazione. A suggerire loro come far sentire la propria voce è Oscar, un paziente della casa di cura, amante di Puccini (in particolare della Tosca) ed ex-sindacalista delle Ferrovie dello Stato. Ringalluzzito dall’antico fuoco della lotta spiega: “Se volete riavere un lavoro, dovete andare in televisione e raccontare la vostra storia. Anzi, è la televisione che deve venire da voi!”. In breve arrivano il vicequestore, gli elicotteri e… i furgoni della RAI. Uno spettacolo divertentissimo, seppure a tratti feroce, molto emozionante, anche grazie alle musiche di Puccini che accompagnano la vicenda e il suo finale a sorpresa.

Info e prenotazioni:

TEATRO/CINEMA MARTINITT

Via Pitteri 58, Milano – Tel. 02 36.58.00.10  – Parcheggio gratuito.

Orario spettacoli giovedì-sabato ore 21, domenica ore 18. Il sabato anche alle 17.30.

Biglietteria: lunedì 17.30-20, dal martedì al sabato 10-20, domenica 14-20.

Ingresso: 22 euro, ridotto 16 euro. Abbonamenti a partire da 90 euro per 12 spettacoli.

Il Martinitt

Un giovane teatro dai grandi numeri (40.000 spettatori lo scorso anno e 2000 abbonamenti in 6 stagioni) che crede davvero nei nuovi talenti di casa nostra, tanto da riservare loro il suo palcoscenico in esclusiva e da aver indetto il concorso “Una Commedia in cerca d’autori”, dedicato ad autori tra i 18 e i 40 anni. Riflettori sempre puntati anche sulla danza. E ora c’è anche il cinema di quartiere!

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