Milano 14 Febbraio – Se non fosse stato per il gruppo Whatsapp degli abitanti della zona di Precotto, probabilmente non sarebbe stato possibile incastrare tre “topi d’appartamento” albanesi responsabili di un “colpo” in via Rucellai il 5 febbraio, che si erano rifugiati in un albergo della zona di Segnano, in via Ugolini, il Flower Hostel. Gli uomini del commissariato Greco-Turro, guidati dal vice questore Giorgia Iafrate, da qualche settimana focalizzano la loro attenzione proprio sugli alberghi dei quartieri periferici, dove spesso si nascondono pregiudicati e malviventi.
Il Flower Hostel era già stato controllato dalla polizia il 20 gennaio. Bilancio: otto stranieri irregolari accompagnati in questura per essere identificati. Di conseguenza dal commissariato hanno deciso di far partire un altro controllo, avvenuto il 7 febbraio, questa volta più corposo e organizzato, insieme al reparto anticrimine, all’annonaria e ai vigili del fuoco, per verificare anche eventuali altre irregolarità.
Questa volta gli irregolari erano ben dieci, tra cui i tre albanesi: due di loro sono stati immediatamente riconosciuti dagli agenti che avevano ben presente i fotogrammi di un video di sorveglianza di un’abitazione, che giravano da qualche giorno nel gruppo Whatsapp dei residenti di Precotto. I tre dormivano nella stessa stanza, denttro la quale sono stati trovati cinquemila euro, seimila dollari (di valuta statunitense e canadese), venti profumi di marca, venticinque orologi, quindici collane e poi anelli, cinture, borse, telefoni e ben dieci sim card.
Le vittime del furto in appartamento di via Rucellai hanno riconosciuto parte della refurtiva: per questo motivo i due albanesi di cui erano state anche diffuse le immagini sono stati fermati per furto e ricettazione: si tratta di Alban Rrucaj (28enne) e Benard Lika (21enne), mentre il cugino del primo, il 25enne Erjon Rrucaj, solo per ricettazione. Il gip di Milano Franco Cantù Rajnoldi ha convalidato il fermo nella giornata del 12 febbraio e i tre sono stati assicurati alla giustizia: si trovano a San Vittore. Il pm è Davide Monti.
Alban Rrucaj e Benard Lika “vantano” precedenti di vario tipo, anche per furto in abitazione, mentre Erjon Rrucaj è incensurato. Ma gli agenti hanno appurato che usava l’automobile intestata ad un marocchino ricercato per riciclaggio, chiaro segno che è coinvolto nel “giro”.
E non è tutto. I vigili del fuoco hanno riscontrato diverse irregolarità nella struttura, tra cui la mancanza di sicurezza dell’impianto a gas. Il proprietario (un egiziano) verrà sentito nei prossimi giorni. Rischia anche la multa per non avere comunicato alla questura (come è d’obbligo) le generalità degli stranieri irregolari trovati nel suo albergo.
“Senza le fotografie non sarebbe stato possibile attivare la perquisizione, il sequestro e così via”, ha spiegato la Iafrate: “E’ stato dunque fondamentale il gruppo Whatsapp dei residenti nel quartiere. L’invito è a replicare l’iniziativa anche in altre zone della città”. (MilanoToday)
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845