Milano 15 Febbraio – Chiesti sedici mesi di carcere per il “killer dei gatti” di Trescore Balneario (Bergamo). L’uomo, 43 anni, è accusato di aver torturato e ucciso diversi micini, per lo più cuccioli, che si era fatto dare in adozione rispondendo agli annunci pubblicati su internet. Per almeno cinque micini ci sono prove concrete di sevizie, ma il numero effettivo dei gatti torturati dall’uomo potrebbe essere molto più alto.
Durante il processo, che si è tenuto nel tribunale di Bergamo, l’avvocato Claudia Ricci, che rappresenta come parte civile l’Ente Nazionale Protezione Animali, ha più volte sottolineato “l’estrema pericolosità sociale dell’imputato” e la “stretta correlazione esistente tra i maltrattamenti compiuti sui gatti e la propensione a replicare tali violenze, sotto forma di abusi psicologici, sulle persone”.
Secondo l’Enpa, inoltre, c’è la concreta possibilità che l’imputato possa “tornare a delinquere”. L’uomo, infatti, in diversi casi ha documentato le sevizie inflitte ai mici e ha inviato foto e filmati alle signore che glieli avevano affidati. Proprio per questo motivo era stato anche rinviato a giudizio in un altro processo, giunto a sentenza lo scorso dicembre, con una condanna a due anni per stalking. (BlitzQuotidiano)
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