Milano 16 Febbraio – Le palme in Piazza Duomo non piacciono a nessuno. Da facebook agli esperti di botanica e paesaggio tutti bocciano l’idea di creare un’oasi africana con palme e banani nella piazza principale di Milano. Ogni volta che mettono mano a qualcosa fanno disastri, Piazza Castello non ha insegnato nulla.
Qualcuno ci vede l’africanizzazione di Milano, altri pensano sia troppo provocatorio. I botanici pensano che le palme e soprattutto banani si troveranno a mal partito.
Il cuore di questa nuova boiata inferta a Milano dalla sinistra è però un altro. Piazza Duomo è l’area monumentale della città, il luogo della sua identità storica e religiosa, non può essere modificata e ridisegnata come una qualsiasi Piazza Gramsci (giusto per citare una ciofeca architettonica), solo perché un Assessore vuole lasciare il segno o perché uno sponsor americano vuole che se ne parli.
Piazza Duomo è un simbolo e deve rispettare i tratti di questa città: sobrietà, equilibrio, rigore architettonico, pulizia. Per ” osare” come dice il Sindaco Sala, o per provocare come dice il Soprintendente Antonella Ranaldi, ci sono altri luoghi, magari anche bisognosi di cure e attenzioni.
Questa vicenda proprio perché altamente simbolica, può risvegliare i milanesi dal loro understatement e può essere una valanga mediatica.
Siccome chi ci governa è un po codardo, e teme sempre il crollo del consenso, facciamo sentire l’umore dei cittadini per questo nuovo sfregio e vedrete che farà marcia indietro.
Facciamo sapere come la pensiamo sulle palme di fronte a Duomo al Sindaco e ai suoi assessori. Scriviamogli mail (Sindaco.Sala@Comune.Milano.it) o intasiamo i profili Facebook del Comune per contestare l’oasi.
Anche perché questa decisione non è stata discussa in alcun luogo. Lo sponsor Starbuck ha proposto e messo i daneé e il Sindaco ha accettato senza batter ciglio di trasformare il paesaggio del Duomo con un look mediorientale! Già, proprio loro che ai tempi della Moratti contestavano la casetta di Tiffany sotto un bellissimo albero di Natale. Ipocriti sempre, oltre che incapaci.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.