Milano 1 Marzo – Per «farsi» bastano due euro. «Se ti accontenti di un punto di eroina, sì». Ma a Ivan, 21 anni, studente col tesserino della Statale in tasca, un «punto», l’equivalente di 0,1 grammi di eroina, non basta. «Me ne servono almeno 3, con 6 euro, anche se ogni tanto arrivo a spenderne 15». Via Orwell, lunedì mattina, la nuova frontiera dello spaccio di eroina, un enorme letamaio dove i ragazzi come Ivan si perdono dietro ad un unico obiettivo esistenziale, comprare l’eroina, iniettarla in vena o inalarne i fumi per cercare «un po’ di pace».
La disperata routine di questo market della droga aperto sotto i ponti della tangenziale è stata spezzata dall’arrivo in forze dei carabinieri. Un servizio di controllo straordinario diviso in due fasi. Prima sul lato della stazione di Rogoredo, nel bosco teatro di sparatorie e ostaggio di bande di spacciatori nordafricani, che ha visto impegnati un centinaio di militari dell’Arma, col supporto di agenti della polizia locale, e con la presenza anche di personale dell’Amsa per ripulire la zona. Poi il blitz dell’Arma sul lato opposto di via Orwell, dove i pusher hanno improvvisato un banchetto sotto un logoro telo blu appena all’interno del perimetro della strada ferrata, a tre metri dai binari dell’Alta Velocità. (Corriere)
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