Milano 2 Marzo – E’ in corso una “rimodulazione” del servizio ATM, mirata a risparmiare 500 mila vetture/km subito, in vista di un presunto miglioramento dei collegamenti periferici che dovrebbe aver luogo a fine anno. Già da alcuni giorni è stata RIDOTTA LA FREQUENZA delle corse mattinali, serali e festive su numerose linee di superficie ed anche sulla metropolitana. Molti utenti se ne sono accorti e ne registriamo le lamentele. Nelle prossime settimane assisteremo al taglio della linea tranviaria 27 tra il centro e piazza VI Febbraio, oltre allo scambio dei capolinea centrali (Dogana e Fontana) tra il 15 ed il 24, e la fusione del 19 e 23 in una lunghissima linea Lambrate-Duomo-Roserio di cui sarà molto arduo assicurare la regolarità. Circa il potenziamento dei bus di quartiere, bisognerà attendere quanto meno la fine dell’anno, sempre che i tagli governativi e/o regionali al TPL non li vanifichino. UTP (Utenti del Trasporto Pubblico) esprime preoccupazione per questa manovra in due tempi: DISAGi CERTI SUBITO, VANTAGGI (discutibili) IN UN FUTURO INCERTO. Soprattutto, la misura ci pare ingiustificata in una città che, grazie alla buona gestione di ATM, vanta una copertura dei costi con gli introiti tariffari al 58%: dato nettamente superiore alla media delle città italiane (attorno al 30%) ed allineata ai migliori esempi europei. Ma da sempre i governi (di tutti i colori) non distinguono tra aziende virtuose e clientelari, applicando tagli lineari ai contributi ed il Comune (qualunque sia il sindaco insediato a Palazzo Marino) continua a “far cassa” assorbendo buona parte degli utili realizzati da ATM (circa 30 milioni nel 2016, più altrettanti di Area C) ed investendo poco per infrastrutture e materiale rotabile (soprattutto in superficie). UTP ritiene che non si possa continuare su questa strada col rischio di pregiudicare il futuro del trasporto pubblico a Milano e vanificare le scelte condivise di riduzione del traffico veicolare, dell’inquinamento e della congestione. In particolare abbiamo il parco tranviario più vecchio del Mondo: le caratteristiche vetture del 1928 vanno benissimo per le linee storiche, turistiche e per i ristotram, ma sono palesemente inadeguate per le esigenze di tutti i giorni. Bisogna PREDISPORRE UN PIANO DI RINNOVO DEI TRAM E DEI FILOBUS che sono gli unici mezzi sicuramente non inquinanti. I binari non valicano quasi mai gli angusti confini comunali e, anzi, la linea COMASINA-LIMBIATE rischia di chiudere in aprile per motivi di sicurezza, senza che sia avviato il progetto di ammodernamento (mentre la ricostruzione della Milano-Seregno, pur se finanziata, continua a segnare il passo). La confusione delle proposte ristrutturazioni di bus nella zona ovest della città dimostrano l’inadeguatezza dei mezzi su gomma per servire un asse importante come quello di via Novara che meriterebbe di essere coperto da un sistema su ferro. Il piano dell’Assessore Granelli prevede anche interventi assolutamente condivisibili, come le SEMAFORIZZAZIONI ASSERVITE per alcune linee tranviarie (la circolare filoviaria 90/91 non è nemmeno citata!), ma la mancanza di dettagli sui tempi e le modalità di queste misure lascia temere che tutto si risolva in enunciazioni di principio, come avvenuto in passato. Per ridurre i costi di esercizio ed aumentare le velocità commerciali, le linee di forza dovrebbero avere la PRIORITA’ A TUTTE LE INTERSEZIONI SECONDARIE e l’uso delle corsie riservate andrebbe limitato solo a taxi, mezzi di emergenza e Forze dell’Ordine. Inoltre, se si riducono le frequenze, è necessario tornare alla ESPOSIZIONE alle paline di fermata DI TUTTI PASSAGGI delle vetture e prevederne, ovunque possibile, il CADENZAMENTO.
Fermi restando questi principi, che riteniamo fondamentali, UTP ha presentato ai referenti istituzionali e politici, sia del Comune che dei Municipi, un PIANO DETTAGLIATO DI OSSERVAZIONI E SUGGERIMENTI
UTP (ASSOCIAZIONE UTENTI DEL TRASPORTO PUBBLICO) utp.utpmilano@gmail.com
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845