Milano 7 Marzo – Una persona su 20 soffre di daltonismo, ovvero un’anomalia nella percezione dei colori. I quattro tipi di daltonismo più diffusi sono: protanopia, deuteranopia, tritanopia e acromatopsia. Un test pubblicato sul blog Colblindor permette di inserire qualunque immagine per simulare come è la visione per una persona daltonica. «Il daltonismo non è una malattia ma una condizione genetica legata al cromosoma X» spiega il professor Paolo Nucci, direttore della clinica oculistica dell’Università di Milano presso l’Ospedale San Giuseppe che chiarisce: «Non esiste una cura, ma con lenti colorate si possono agevolare i contrasti di colore».
Il daltonismo è un’anomalia nella percezione del colore. I colori infatti vengono percepiti da cellule specializzate della retina chiamate coni. «I coni sono di tre tipi, sensibili rispettivamente alla luce rossa, a quella verde e a quella blu. Quando uno o più tipi di coni sono difettosi la percezione della luce risulta alterata ed esistono diversi gradi di gravità» spiega Paolo Nucci, direttore della clinica oculistica dell’Università di Milano presso l’Ospedale San Giuseppe.
1. Acromatopsia
L’acromatopsia è un deficit di visione di tutti e tre i colori primari: rosso, verde e blu. I soggetti vedono in pratica in bianco e nero.
2. Protanopia
La protanopia è l’insensibilità al rosso: i soggetti non riconoscono il rosso (o nei casi meno gravi hanno una ridotta percezione).
3. Deuteranopia
Chi è affetto da deuteranopia non vede il verde. La deuteranomalia è invece una ridotta percezione del verde ed è l’anomalia del senso cromatico più diffusa perché colpisce il 4-5% degli individui.
4. Tritanopia
La tritanopia è la «cecità» del colore blu e giallo: chi ne soffre non riesce a vedere il blu, il violetto e il giallo.
Un difetto genetico
«Il daltonismo è un difetto genetico legato al cromosoma X ed è per questo che è una condizione che colpisce gli uomini» commenta il professor Paolo Nucci. Il deficit visivo cromatico viene infatti trasmesso da un gene che si trova sul cromosoma X: se questo è difettoso, nel maschio (cromosomi X e Y) il disturbo comparirà. Nella femmina (con due cromosomi X), se il primo è difettoso il secondo potrà sopperire al difetto. Le donne daltoniche sono un caso molto raro perché entrambi i cromosomi devono essere difettosi.
La diagnosi
Molte persone non sanno di essere daltoniche semplicemente perché il mondo appare così come lo vedono fin dalla nascita. «In genere sono le maestre che si accorgono per prime del difetto – racconta il professor Nucci -, perché magari chiedono al bambino di colorare il tronco di marrone e invece lo colorano di verde. Poi con una visita oculistica viene eseguito un esame cromatico del riconoscimento dei colori ed esistono vari test di percezione cromatica».
La cura
Al momento non esistono cure per il daltonismo. «Se manca un pigmento nei coni non posso inserirlo. Esistono però delle lenti per daltonici dotate di filtri speciali che consentono di avere una percezione il più possibile simile a quella che hanno le persone non daltoniche. Possiamo quindi agevolare i contrasti con degli artifici, ma non esistono al momento terapie» spiega Nucci.
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Il termine daltonismo
Il termine daltonismo deriva dal nome del chimico inglese John Dalton, il primo a descrivere il disturbo, di cui lui stesso soffriva, in una conferenza sulla visione dei colori tenuta nel 1794.
Personaggi famosi daltonici
Il daltonismo è piuttosto diffuso soprattutto nella sua forma più lieve, quando il soggetto fa fatica a distinguere il rosso dal verde. Tra le persone più conosciute c’è Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook. Nel 2010 la Cnn rivelò che Facebook ha come colore dominante il blu perché Zuckerberg è daltonico e in particolare confonde rosso con verde. Anche Bill Clinton è daltonico: non riconosce il rosso se accostato al verde. I bellissimi occhi blu di Paul Newman non riconoscevano i colori, motivo per cui non riuscì a fare il pilota.
11. La patente
Il codice della strada non vieta ai daltonici di prendere la patente e il daltonismo è stato considerato non pregiudicante per una guida sicura da una direttiva europea. Per quanto riguarda il semaforo i daltonici, pur non riconoscendo i colori (ci sono comunque vari livelli di gravità), riescono a capire tranquillamente quali delle luci sia accesa e a che cosa corrisponda.
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