L’accampamento in Corso Buenos Aires

Fabrizio c'è Milano
Milano 8 Marzo – Un dehor trasformato in accampamento nella via principale dello shopping. Capita anche questo nella città la cui amministrazione ha deciso di accogliere più migranti (o risorse come li chiamano loro) del resto d’Italia.
Un dehor molto grande in Corso Buenos Aires all’angolo con piazza Oberdan è stato adibito a ricovero diurno e notturno per  senza fissa dimora di varie etnie.
Laddove c’erano i tavoli di una gelateria ci sono masserizie, bagagli e letti di umanità varia. Va da sé che i giardini e gli alberelli limitrofi si sono trasformati di sera in WC. Di giorno aumenta l’accattonaggio, la sera è diventato un problema rincasare lì vicino.clochard
In pratica, avendo chiuso la gelateria, nessuno tra proprietario dell’immobile ed esercente si è fatto carico di smontare il gazebo piuttosto grande. Subito i numerosi migranti e vagabondi che circolavano in zona si sono presi il bene incustodito.
Il Comune dorme. Forse fra qualche tempo manderà delle scartoffie ai proprietari. In realtà, vista la situazione, dovrebbe intervenire subito sgomberando le persone, smontando il dehor (non è difficile) e mandando la fattura delle spese alla proprietà, che tra l’altro non avrà difficoltà economiche vista la centralità del bene.
Ma nella Milano di Sala, per ottenere quanto previsto da leggi, regolamenti e elementari regole di civiltà e decoro servono mesi, interventi politici, articoli etc etc.
Diciamo le cose come stanno: quando si decide di accogliere così tante persone, quando circolano in città migliaia di persone con foglio di espatrio o senza diritto di asilo, è matematico che ogni luogo incustodito diventi nel giro di poche ore un dormitorio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.