Milano 11 Marzo – La situazione non è ancora chiarissima, sul piano dei fatti. Non lo è affatto su quello del diritto, ma è cristallina su quella dei principi. Almeno, lo è fintanto che i principi in sé sono chiari. Nel Lodigiano tre, o forse quattro, ladri fanno irruzione nell’attività commerciale di un uomo, che vive al piano di sopra. L’uomo scende col figlio, armati entrambi. Colluttazione e poi un morto. L’uomo, peraltro, non muore subito, per cui l’omicidio volontario è piuttosto discutibile. In ogni caso la domanda, anche questa volta è “la difesa è stata legittima?”. La posizione della Lega, ogni difesa è legittima, è molto bella, molto eufonica, ma totalmente inapplicabile. Non tutte le difese sono legittime, a meno che il bene difeso non sia pari alla vita che si toglie. Per la nostra vigente e costante giurisprudenza deve vigere una proporzionalità tra bene difeso ed effetti della difesa stessa. Ed il nostro ordinamento subordina la proprietà e, probabilmente, anche la libertà alla vita. Il che è assolutamente comico, se pensate che l’eutanasia potrebbe essere normata per legge. Questo stato di cose non si è riuscito a modificare nemmeno nel 2006, quando il Centro Destra fece approvare una meritoria legge che stabiliva una presunzione legale: se qualcuno penetra nella tua abitazione, si presume che voglia aggredirti, quindi sparare è legittimo. Questa presunzione, nei tribunali, è sopravvissuta sei secondi netti, a dimostrazione che Salvini ha torto e di un’altra legge non ce ne faremmo nulla. Il problema è la magistratura, ma più ancora è il brodo culturale da cui la magistratura esce. Un brodo culturale che considera la vita sacra, perché di proprietà dello Stato, e tutto il resto subordinato ad essa perché il Dio geloso e vendicativo, a nome Stato, non tollera ingerenze. Non gliene frega nulla del bene protetto. Gli importa solo che la difesa sia il più possibile circoscritta.
Sì, i buonisti vi vogliono indifesi e disarmati. Non è un caso. Gli indifesi sono anche innocui. Ed i buonisti, solitamente, sono persone che il male non l’hanno affrontato mai, non temono di affrontarlo (perché pensano non avverrà) oppure sono protetti dalla loro ideologia. Questi hanno paura solo di quello che conoscono. I propri vicini. Che, se potessero difendersi, potrebbero anche aggredirli. Cosa che, nella loro mente, è più che probabile: non esistendo il male, perché ci si dovrebbe armare? Quindi, con i buonisti, è perfettamente inutile parla di legittima difesa. Nessuna difesa, per loro, è legittima. Solo che prima o poi, anche per loro, un incontro con la realtà risulterà inevitabile…
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,