Milano 13 Marzo – Agenzie per modelle trans. Sono nate a New York, in Inghilterra, in India. E ora la prima vede la luce a Milano, a opera di una fotografa transgender. Questa realtà nasce da un’esigenza diffusa, quella di dare una “casa” alle modelle della sessualità complessa, sempre più richieste dai brand della moda.
Le modelle
Il problema nasceva subito, all’inizio di ogni casting: a Yasmine Petty, modella americana con origini marocchine e italiane, chiedevano in quale categoria dovevano collocarla. Uomini o donne? Imbarazzo crescente. “L’industria della moda non sapeva mai come trattarmi” ha dichiarato al New York Times. Già perché Yasmine, come ormai un discreto numero di modelle, appartiene a un genere sessuale diverso. Lei è una trans. E ha un sogno: “Perché io non
potrei sfilare per la lingerie di Agent Provocateur o di Victoria’s Secret?”
La brasiliana Valentina Sampaio invece qualche soddisfazione se l’è già tolta: è stata la copertina di marzo di Vogue France. Già nel 2014 Hari Nef – anche attrice – era apparsa sulla rivista di arte e moda Frische e lo scorso anno Andreja Pejic su Marie Claire Spain. La nepalese Anjali Lama è stata la prima trans a sfilare lo scorso mese a Mumbai, in India.
Le agenzie
Il crescente successo delle modelle transgender ha portato a una necessità; creare agenzie che si occupasse solo di loro. Quasi due anni fa nasce la prima a New York a opera di Peche Di, bellissima attivista transgender e fotografa.E’ stata l’apripista. Ora le modelle trans sono sempre più richieste da brand come Marc Jacobs e Louis Vuitton, solo per citarne due tra i più famosi. Tanto più ora che i generi stanno diventando sempre più fluidi. Alla fine di gennaio in Nottinghamshire,è nata la Transgender Model U.K. che ha già scritturato due modelle. Ora una fotografa milanese specializzata in Streestyle, Sharlot in arte CapDaSha, (che ha scelto il suo nome in omaggio al grande Charlie Chaplin) sta cercando di realizzarla a Milano. “Voglio creare per me e per tutte le persone del mio genere nuove opportunità nel settore della moda, perché ben conosco le difficoltà della vita di noi transgender”. Anzi l’agenzia è già una realtà, anche se appena abbozzata. Scrive Charlotte sulla sua pagina Facebook: “Ho pensato di realizzare a Milano un’agenzia come quella di New York. Certo non è ancora molto ben visto il fatto di pubblicare su una copertina una modella transgender, i marchi famosi devono rischiare con il loro pubblico. Ma le cose potrebbero cambiare, i nostri stilisti hanno coraggio da vendere, perciò sono positiva. Ancora non ho ben capito come devo strutturare l’agenzia Trans Modells Milano, ma ci sto lavorando su. Rimanete collegati per essere informate”.(Repubblica)
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