Milano 15 Marzo – Non bastano autovelox, telecamere per corsie preferenziali e Zone a Traffico Limitato, e dall’anno prossimo pure la LEZ ( ow Emission Zone). Non bastano i record italiani di verbali elevati (3,25 milioni), di multe incassate nel 2016, 157 milioni e di multe previste a bilancio nel 2017 (330 milioni). No, non bastano!
Ora il PD chiede pure 200 ausiliari della sosta in più. I consiglieri Monguzzi e Gentili sono convinti di poter ulteriormente stangare gli automobilisti sanzionando altre 80.000 auto al giorno che, secondo loro, eviterebbero di pagare la sosta su righe blu e righe gialle.
Ma se gli incassi della sosta gestiti da Atm non sono soddisfacenti i consiglieri PD dovrebbero farsi alcune domande: quanti posti auto sono stati eliminati da loro stessi a Milano? Se le tariffe più care sono in centro, con Area C diminuiscono gli incassi della sosta in centro? Perché le società che effettuano il servizio del car sharing, che pure hanno auto inquinanti, pagano annualmente cifre irrisorie per parcheggiare sulle strisce blu e per Area C?
Per fare piste ciclabili, corsie preferenziali, cordoli, musoni, marciapiedi larghi, aree ztl e pedonali, parterre protetti, sono stati eliminati dal 2011 almeno 5.000 posti auto. Altri li hanno eliminati i cantieri della M4 e gli stalli per le moto e il bike sharing.
E poi, sotto i paladini della legalità del PD, sono esplosi i parcheggiatori abusivi diurni e notturni: Papiniano, Sant’Agostino, Triennale. Questi incassano al posto del Comune e per sgominarli ci vogliono le forze dell’ordine e non gli ausiliari del traffico. Se stangate sempre gli automobilisti non è detto che incasserete sempre di più. Ed è certo che l’economia, il commercio e il lavoro ne patiranno.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.