I ritardi di M4 prolungano i disagi per un anno in più

Fabrizio c'è Milano
Milano 22 Marzo – La M4 accumula altri ritardi. Granelli punta sulle cesate e difende i bandi. I residenti contestano la gestione dei cantieri.
Ieri 2 commissioni erano riunite per fare il punto su M4. L’Assessore Granelli ha ammesso che si dovrà fare un nuovo cronoprogramma a causa di ritrovamenti archeologici, liti con Telecom sui sottoservizi, ritardi del Cipe. Ha promesso che entro l’estate le cesate con le informazioni sui negozi oscurati dai cantieri saranno pronte e ha difeso la scelta di aiutare i commercianti attraverso bandi per assegnare fondi di sostegno.
Numerosi i comitati di residenti presenti, guidati dalla referente cittadina Orietta Colacicco: da Lorenteggio a San Vittore, da De Amicis a Piazza Vetra a Forlanini. Tutti segnalano rimpalli di responsabilita fra M4 e Comune, problemi di sicurezza nelle strade ridotte a vicoli ciechi, degrado nelle aree recintate non piu curate da Amsa.
Il vecchio cronoprogramma che prevedeva fine cantieri nel 2020 e inizio servizio M4 nel 2022  è dunque superato. C’è almeno un anno di ritardo, ma a me  preoccupa soprattutto l’assenza di qualcuno che si assuma le responsabilità di decidere (la governance Comune +M4+ Mm + Amat non funziona) su questi benedetti cantieri! Sui sottoservizi, sulla comunicazione, sulle misure per i commercianti, passano mesi, chiudono i negozi ma i fatti mancano. Per commercianti e residenti l’unico indennizzo per i disagi, che sono  destinati a durare ancora almeno 5 anni, è quello che chiediamo sin dal 2013, e cioè degli sgravi fiscali su Tari e Imu.

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