Esistono alcune, grandi, costanti nel pensiero di sinistra. Quello che è tuo è mio, ma quello che è mio è mio. Sono tutti molto generosi, coi soldi degli altri. Finché durano. E soprattutto la realtà non li tange minimamente. La Scavuzzo e la sua crociata contro i figli degli impiegati sono il migliore riassunto di queste caratteristiche. Riporta Repubblica:
Gli aumenti ci sono. E, per le fasce di reddito più alte sono anche pesanti visto che d’ora in poi una famiglia con un indicatore Isee di oltre 40mila euro arriverà a pagare il 137% in più per iscrivere il proprio figlio a due settimane di centro estivo comunale; il 118% in più se il bambino frequenta le primarie; il 135% extra per dodici giorni di casa vacanza fuori Milano. Ma i rincari non saranno uguali per tutti: seguiranno una progressione legata alla capacità economica. E soprattutto, rivendica Palazzo Marino, per tutti coloro che presenteranno un Isee al di sotto dei 16mila euro ci sarà un risparmio rispetto al passato. Una nuova regola, però, verrà applicata senza distinzioni: chi non sarà in regola con i bollettini della mensa scolastica, non potrà presentare neppure la domanda di ammissione per l’estate.
Si parla di centri estivi, ma la lezione è universale. 40 mila euro sono due dipendenti comunali di medio livello con una casa ereditata. E questi due lavoratori, domani, il figlio lo manderanno in un centro privato. Perché, vero, costerà qualcosa di più, ma la qualità sarà tutt’altra. I centri comunali non sono certo brutti, ma valgono quello che costano. Il fatto che i due genitori di cui sopra stiano pagando perché qualcuno possa risparmiare 3 o 4 euro non cambia questo fatto. E per quanto meritorio sia, il risultato sarà, come storicamente più volte dimostrato, una fuga dei clienti che pagano di più ed un afflusso di quelli che pagano meno. Con esattamente zero vantaggi per il Comune, sempre che la cosa non si traduca in una disastrosa perdita. Inoltre, che i prezzi siano fermi a 15 anni fa, mentre siamo in recessione e l’economia sta a venti e passa anni fa, non è un buon motivo per aumentarli, anzi. Ovviamente, per saperlo, bisognerebbe saperne qualcosa di economia. La Scavuzzo, ovviamente, si sente esentata e va avanti, imperterrita. Chi rimarrà saranno i genitori ideologizzati, a cui quell’aumento andrà benissimo. Però, con questa considerazione fatta, potremmo anche decidere che il costo per gli over 40 mila potrebbe essere decuplicato. Tanto, chi ci manda i figli per ideologia, sarà felicissimo. No?

Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,