Milano 29 Marzo – Fino al 30 aprile – Ingresso libero. Si inaugura la mostra “Codice di avviamento fantastico. Alcantara e 6 artisti in viaggio nell’Appartamento del Principe “. Aki Kondo, Michael Lin, Soundwalk Collective, Georgina Starr, Nanda Vigo e Lorenzo Vitturi si sono confrontati con le suggestioni provenienti dal luogo che ha dato avvio alla composizione di opere inedite, realizzate con il materiale Alcantara®. Ne è risultato un percorso corale costruito come una successione di “camere delle meraviglie”, che ha permesso di far rivivere l’Appartamento quale infinito serbatoio di ispirazioni.
Il titolo “Codice di avviamento fantastico” fa riferimento all’omonimo meccanismo descritto da Gianni Rodari (1920 – 1980) nel volumetto “Grammatica della fantasia. Introduzione all’arte di inventare storie”. L’autore spiega come attivare una filiera virtuosa tra pensieri, associazioni di immagini e vedute meravigliose per costruire testi letterari. Allo stesso modo, il percorso espositivo si struttura come una cosmologia di mondi sorprendenti sorti dal rapporto diretto con gli spazi e dislocati lungo le dieci stanze che compongono l’Appartamento del Principe. Ognuna è stazione di approdo per il viaggio immaginifico compiuto da ciascun artista e punto di partenza per la fantasia di ogni singolo visitatore che avrà l’occasione di percorrere questi spazi, normalmente chiusi al pubblico, per entrare in mondi paralleli, gettando l’occhio oltre la soglia e superando il limite tra reale e immaginazione.
Il visitatore è preso per mano e condotto lungo un percorso adatto a tutti: si va dall’astronave di Nanda Vigo che ha sfondato le pareti di Palazzo Reale, passando per il giardino di Aki Kondo, il percorso sonoro nel mondo Alcantara dei Soundwalk Collective, sino all’inedito incontro tra Milano e Taiwan messo in scena da Michael Lin, per poi riprendere il viaggio lungo la foresta psichedelica di Lorenzo Vitturi e ritornare nel passato con la macchina del tempo di Georgina Starr.
L’ouverture della mostra è affidata a Nanda Vigo (Milano, 1936) con un intervento che destabilizza il visitatore prima dell’ingresso nel cuore vero e proprio della mostra. La prima sala è il “via”, come accade nei giochi da tavola: un’astronave è precipitata a Palazzo Reale incastonandosi tra le pareti della stanza, lo sfondamento ha aperto un varco verso un nuovo mondo fatto dei colori sfavillanti di un giardino alieno, dove zampilla una fontana di luce. Il tema naturale trionfa in Tempo limite, l’eden misterioso realizzato dall’artista giapponese Aki Kondo (Hokkaido, 1987) per la stanza successiva, dove opere di grandi dimensioni accolgono composizioni di disegni e dipinti dai colori accesi, stampati su Alcantara® e ritoccati a mano in fase di allestimento. L’installazione sonora e luminosa, dal titolo Cercando risonanze, del collettivo di artisti e musicisti Soundwalk Collective (New York – Berlino, 2009) racconta il codice genetico che sta alla formazione della Alcantara® con i suoni dei macchinari e i rumori ambientali che animano i luoghi di lavoro.
Michael Lin (Taiwan, 1964) mette in scena l’incontro tra un milanese e un produttore di tè taiwanese, in un appartamento dei primi dell’Ottocento: agglomerati, sovrapposizioni e colori sgargianti, danno vita a un’ideale rappresentazione di una tradizionale tea room di Taiwan decorata con i pattern locali. Una crasi felice tra Radical Design, memorie vernacolari e gli spazi ricchi di storia dell’Appartamento del Principe.
Lorenzo Vitturi (Venezia, 1980) ha lavorato sull’alterazione delle proporzioni realizzando diversi passaggi dal mondo microscopico alla dimensione macroscopica. A partire dalle riprese delle varie fasi di produzione che danno vita all’Alcantara®, l’artista ha realizzato ingrandimenti di porzioni di immagini stampati sul versatile materiale, poi assemblati in sculture multiformi e dalle colorazioni cangianti che insieme costituiscono una giungla psichedelica.
Georgina Starr (Leeds, 1968), con l’opera Moment Memory Monument (Momento Memoria Monumento), riporta il visitatore nell’atmosfera fantascientifica che l’ha accolto al suo ingresso in mostra, catapultandolo nel cuore della scenografia del film cult del 1968, Je t’aime, Je t’aime di Alain Resnais. La Sfera, è una “macchina del tempo” interattiva Il visitatore può prendere posto al suo interno, dove diversi oggetti ricreano l’atmosfera di un laboratorio scientifico, e lasciarsi trasportare da una narrazione audio che gli permetterà di fare ritorno al suo passato. Sono previsti interventi di performer che interpreteranno la parte di assistenti del laboratorio, pronti a guidare il pubblico lungo questo viaggio nel tempo.
Info: www.palazzorealemilano.it
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.