Milano 30 Marzo – L’abolizione delle province è un sonoro fallimento, la costituita Città Metropolitana un carrozzone senza arte né parte che non decolla, l’inerzia di Sala è tutta da constatare, il bilancio fallimentare sta scadendo e i lavoratori con i sindaci interessati protestano ad alta voce. Scrive OmniMilano “ Ieri hanno appeso all’esterno di palazzo Isimbardi un grande striscione con la scritta “Sala svegliati e’ primavera”, chiedendogli di riunire i sindaci del milanese e “andare a Roma a restituire le fasce tricolori”. Fra una settimana invece minacciano di occupare “in circa 500” la sede di via Vivaio, in occasione del consiglio metropolitano convocato il 5 aprile, se dal governo non arrivera’ una scelta per “garantire le funzioni pubbliche” dell’ente. Mobilitazione dei lavoratori della Citta’ metropolitana e di Afol oggi, in vista della scadenza del bilancio di previsione, il 31 marzo: in quasi 300 si sono riuniti a palazzo Isimbardi per una assemblea-presidio indetta da tutte le organizzazioni sindacali, e appeso all’esterno del palazzo e’ apparso piu’ di uno striscione sulla “sveglia” al sindaco Giuseppe Sala. L’attesa e’ per una proroga, da parte del consiglio dei ministri, riguardo alla data di presentazione dei bilanci. La richiesta e’ di una “soluzione strutturale” per le risorse necessarie per il funzionamento della citta’ metropolitana. E la proposta, a Sala, e’ quella di un “atto ultimativo – spiega fra i manifestanti l’ex senatore Fiorello Cortiana – andando davanti a palazzo Chigi con tutti i sindaci del milanese per riconsegnare le fasce”. Ma a Sala stanno a cuore, in questo momento, le adozioni gay e le primarie PD.
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