Milano 1 Aprile – “La priorità del settore immobiliare non è la riforma del catasto, ma una significativa riduzione della tassazione, arrivata a circa 50 miliardi di euro all’anno, in gran parte di natura patrimoniale”. Lo ha detto, intervenendo a Unomattina, Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia. Chissà perché le cose ovvie fanno sempre notizia!
“Nel giugno del 2015 – continua Spaziani Testa – il presidente Renzi aveva ritirato il provvedimento che stava per essere approvato dal Consiglio dei ministri perché esso non conteneva le necessarie garanzie di invarianza di gettito, aprendo all’opposto uno scenario di ulteriori aumenti di tassazione sugli immobili, che avrebbero effetti anche sulle prime case (imposte sulla compravendita e calcolo Isee). Quella legge delega è scaduta, ma di una revisione del catasto si potrà discutere solo quando – attraverso disposizioni chiare e trasparenti – sarà garantita, oltre all’attuazione del principio di invarianza di gettito, la possibilità di verificare ed eventualmente contestare l’aggiornamento catastale di ogni singolo immobile”.
“In ogni caso – ha concluso il presidente di Confedilizia – parlare di catasto porta a eludere il vero problema, che è quello della necessità di correggere gli errori compiuti a partire dalla manovra Monti, che, oltre a introdurre la tassazione sulla prima casa, successivamente eliminata dal Governo Renzi (salvo centomila abitazioni), ha triplicato l’imposizione su tutti gli altri immobili (case affittate, anche a canone agevolato, negozi, uffici ecc.). Correggere questi errori è la vera priorità del settore immobiliare”.
Le considerazioni emergono inseguito al “rispuntare”; in questi giorni, delle revisioni del catasto – ovvero il ricalcolo in base ai metri quadrati e non ai vani del valore di ogni casa. Una cosetta non da poco siccome il giochino risulterà caro a chi possiede case antiche, quelle in cui le stanze sono grandi. Tutto il contrario della tendenza odierna. E soprattuto costerà caro a chi possiede la seconda casa. E non è tutto: la revisione degli estimi, rischia anche la revisione dell’Isee: il peso del mattone vedrebbe rivalutata anche la ricchezza di una famiglia. Sulle stangate l’Italia non interrompe mai la tradizione. (L’Occidentale)
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