Milano 8 Aprile – Sala è un grande (?) manager e non fa differenza se deve fare il manager di Milano o altro. Essere manager nel Dna comporta una visione di grandezza sempre e comunque. Anche nelle spese di rappresentanza. E i milanesi pagano. Gli assessori, nel loro ruolo di parvenus dell’ultim’ora in un ruolo dove i controlli sono praticamente inesistenti, nel segno di un proclamato bene comune, spendono e spendono ancora…sempre con i soldi dei contribuenti. Riferisce il Corriere che “Per i viaggi istituzionali Palazzo Marino ha speso fino ad ora trentaduemila euro. La missione in Giappone dello scorso settembre — compresa di volo aereo, in business — è costata per il sindaco Beppe Sala 6.427 euro, mentre ha speso di più l’assessore al turismo Roberta Guaineri, arrivata 7.809 euro. Nel suo conto figura anche un “noleggio auto” da 1.466 euro.
A guidare la classifica di chi ricorre all’auto con l’autista c’è l’assessore Pierfrancesco Majorino, che da settembre 2016 a febbraio 2017 vi ha fatto ricorso 117 giorni. Quasi tutti i giorni, se si tolgono weekend e i festivi. Al secondo posto, a quota 102, l’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza e a seguire in classifica (90 volte) c’è l’assessore alla Cultura, Filippo Del Corno. E si scopre, tra l’altro, che sono 69 i cellulari in dotazione al Gabinetto del sindaco e alle direzioni generali, tutti Samsung, mentre sono 4 gli Ipad. Costi che qualsiasi azienda privata riterrebbe eccessivi e che meritano dei tagli.”
Dove va Majorino in auto blu, non è dato sapere, ma nelle periferie disastrate ancora l’aspettano. Il Codacons chiede di aprire un’indagine per verificare la legittimità e congruità dei costi sostenuti e invia un esposto alla Corte dei Conti.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano