Milano 9 Aprile – Era una vecchia stazione di servizio, abbandonata per anni mentre tutto intorno cambiava, nella Milano dei grattacieli e della tecnologia. Diventerà, presto, un “hub creativo”, con lo spazio per personalizzare, customizzare, le auto e un ristorante che porta il nome di uno chef stellato. Sarà, soprattutto, il ritorno sulla scena di Lapo Elkann, il rampollo creativo di casa Agnelli.
Milano, auto e cibo stellato: ecco lo showroom-ristorante di Lapo e Cracco
E’ tornato in pubblico, Elkann, dopo la brutta storia del finto sequestro inscenato a New York nel dicembre scorso e dopo aver dato l’addio (forse l’arrivederci) ai social network. E lo ha fatto a Milano,”che oggi è un punto di riferimento italiano nel mondo, non solo nella moda, nel design e nello stile ma è anche una piattaforma sulla quale investire”, per presentare tra le iniziative del Fuorisalone la personalizzazione di alcune vetture Bmw della sua società. Ed è qui che Lapo ha spiegato come sarà il progetto per portare la sede della sua Garage Italia Customs a Milano nell’ex stazione di benzina di piazzale Accursio. Una passione, quella di Elkann per le auto personalizzate, che non passa mai inosservata, tra 500 a quadretti e Ferrari mimetiche.
L’ultima tentazione di Lapo: la 500 pied de poule
L’apertura è prevista a settembre, con un posticipo di qualche mese “perché vogliamo potenziare le soluzioni che abbiamo previsto”. In particolare, ha spiegato Elkann, “ci doteremo anche di tecnologia digitale e vogliamo coinvolgere non solo i migliori creativi italiani ma anche quelli internazionali”.
La location è un gioiello storico per Milano: la stazione di piazzale Accursio, voluta come modello da Enrico Mattei e disegnata dall’architetto Mario Bacciocchi tra il 1951 e il 1953 per l’Agip, è ora in ristrutturazione su progetto dell’architetto Michele De Lucchi. Al taglio del nastro, dopo l’estate, lo spazio diventerà una sorta di atelier del veicolo, dove artigiani e creativi da tutto il mondo personalizzeranno ogni tipo di auto, moto e barca a seconda dei gusti e delle esigenzedei clienti. Non solo, ci sarà anche un ristorante, gestito dallo chef stellato Carlo Cracco. Tutto ciò che ha un motore, dunque, sarà decorato: ma sarà, c’è da scommetterci, principalmente un tempio dell’automobile. Sulla scia di com’era negli Anni Cinquanta. Se con stile o con qualche concessione al kitsch lo decideranno i clienti.
Federica Venni (Repubblica)
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