Il Piccolo Teatro compie 70 anni di gloria

Cultura e spettacolo

Milano 12 Aprile – Il ricordo va all’epopea di Strehler, quando gli eventi si susseguivano incalzanti ed ogni messa in scena diventava un fatto culturale, una scoperta, un volo di creatività. Con interpreti che hanno fatto la storia del teatro italiano, con una scuola che ha allevato e lanciato attori di qualità. Il Piccolo Teatro compie 70 anni di grandezza e di gloria. Riferisce Omnimilano “Diciassette titoli fra nuove produzioni e riprese, apertura alla drammaturgia contemporanea, quattro prime assolute di cui la prima in cartellone e’ un omaggio a Milano e alla Resistenza, “Uomini e no”, con il romanzo di Vittorini affidato a una riduzione di Michele Santeramo e alla regia di Carmelo Rifici. Cosi’ si presenta la nuova stagione del Piccolo Teatro, che festeggia quest’anno il suo 70esimo compleanno e oltre 25.500 giorni “di teatro d’arte per tutti”. Il cartellone dei tre teatri, Strehler, Studio Melato e Grassi e’ stato illustrato stamani dal direttore Sergio Escobar, con il presidente Salvatore Carrubba, il sindaco Giuseppe Sala, l’assessore comunale alla Cultura Filippo Del Corno, la collega regionale alla Culture Cristina Cappellini. Tra i 17 titoli, con molte repliche, sette sono di drammaturgia contemporanea e “tanto contemporaneo”, ben 12 testi su 16, e’ presente anche fra le ospitalita’ italiane. “Non c’e’ chiusura, perche’ c’e’ tanto classico nel contemporaneo quanto c’e’ tanto contemporaneo nel classico”, ha sottolineato Escobar. Si “assottiglia il confine canonico fra classici e contemporanei” nelle prime assolute. A “Uomini e no” si affida il compito di “fare rivivere ai giovani di oggi gli ideali che hanno segnato la citta’ e l’Italia”, ha spiegato il direttore: in scena, 30 giovani attori professionisti appena diplomati alla Scuola del Piccolo, e questo e’ “il modo meraviglioso con cui vogliamo ricordare anche i 30 anni di vita della scuola”, ha detto Escobar, ma anche rappresentare “Milano come spazio di una ferita universale”, ha spiegato il regista. Avra’ 24 repliche, cosi’ come “Fine pena: ora”, romanzo del giudice Elio Fassone adattato da Paolo Giordano. Una prima, con 42 repliche allo Strehler, anche “L’interpretazione dei sogni” di Freud, elaborato da Stefano Massini e con la regia di Federico Tiezzi, e poi il Goldoni del “Teatro comico” (30 repliche al Grassi dal 20 febbraio) riletto da Roberto Latini come un “Pirandello ante litteram”. A Ornella Vanoni intanto tocchera’ il prossimo autunno “riaprire” lo Strehler, che restera’ ora chiuso fino a ottobre per interventi straordinari. Sara’ un concerto di Vanoni a segnare la riapertura, con le canzoni del repertorio degli inizi al Piccolo con Strehler e Carpi.

NEL 2016 +20% AL BOTTEGHINO – “Successi inaspettati” i dati di botteghino del Piccolo Teatro per il presidente della Fondazione Salvatore Carrubba. Come ha riferito alla presentazione della nuova stagione, il 2016 ha visto confermati i 25mila abbonati della stagione precedente, con 293mila presenze di pubblico, delle quali il 47 per cento giovani, “un dato che io ritengo molto importanti”, ha detto Carrubba. Nel 2016 il teatro ha registrato 5,5 milioni di euro di vendite al botteghino, con un incremento del 20 per cento rispetto all’anno precedente: il Piccolo “ha una sana gestione finanziaria, un bilancio in pareggio e un volume di produzione che si aggira sui 21 milioni di euro”, ha sottolineato Carrubba, che ha “riconosciuto il contributo del direttore Escobar”

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