Milano 15 Aprile – Non era mai successo. La decima sezione del Tribunale di Milano ha ammesso la class action presentata dal Codacons contro il Comune di Milano per i furti avvenuti nel Cimitero Monumentale.
Il Codacons, accogliendo le lamentele di un cospicuo numero di consumatori che si erano rivolti all’Associazione per denunciare quanto avvenuto al Cimitero Monumentale di Milano, ha presentato un’azione collettiva nei confronti di Palazzo Marino, responsabile della manutenzione e vigilanza del cimitero.
Il tutto parte da una data, il 16 marzo 2016. ma più in generale nel mese di marzo si verificavano dei furti all’interno del Cimitero Monumentale. Come noto – anche dal nome stesso – al cimitero milanese, sono moltissimi i monumenti di pregio sulle tombe dei milanesi, illustri e non. Opere d’arte finito nel mirino dei ladri, forse per rivenderle all’estero. E poiché la sorveglianza del Monumentale spetta al Comune, che ne ha la gestione, è partita la denuncia.
Il Codacons, in rappresentanza degli eredi delle tombe, ha citato in giudizio il Comune. Chiedendo – come fa sapere il Codacons – «la condanna al risarcimento patrimoniale e non per tutti i danni subiti dai titolari di concessioni cimiteriali, in ragione dell’inadempimento dello stesso per il rapporto contrattuale scaturente con i cittadini».
Ora, la risposta dei mangistrati meneghini. Fa sapere sempre il Codacons: «Con ordinanza del 12 Aprile 2017, la decima sezione del Tribunale di Milano ha ammesso l’azione suddetta, fissando termine fino al 30 ottobre del 2017 per tutti coloro che hanno subito un furto di propri manufatti posti sulle sepolture private di far pervenire le proprie adesioni in cancelleria. Tutti coloro che hanno subito tale pregiudizio possono rivolgersi al Codacons, contattando l’Associazione ai numeri di telefono 02.29419096 e 02/29408196».
Non era mai accaduto prima in Italia, che venisse ammessa una class action per i furti in una cimitero. Sebbene Monumentale, come quello di Milano. (Il Secolo XIX)
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