Milano 23 Aprile – Che cos’è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione. Da Amici Miei alle campagne Bergamasche, il genio nella comunicazione è l’inaspettato. Quello che, con un orrendo anglismo, si chiama wow factor. Ed oggettivamente, vedervi recapitare una manciata di noci a casa, accompagnate da una lettera scritta a mano, fa fare un wow alle persone. Valter Isnardi è un contadino Bergamasco che ha insegnato a tutti gli esperti di marketing quanto inutile sia la loro prosopopea. Il genio, innanzitutto, se ne frega dei risultati. Nella sua personale campagna pubblicitaria il signor Isnardi ha spedito 12 mila lettere. Dodicimila lettere. Scritte. A mano. Dodicimila. Ed una tonnellata di noci. Ha ricevuto trecento risposte. Trecento. Siamo un paese che merita il declino. Davvero, qualcuno vi scrive una lettera con noci annesse e non gli rispondete? No, pare di no. Io non ero tra i selezionati. Però ho voluto chiamarlo. Un po’ ci tenevo professionalmente. Sono nel campo della comunicazione anche io, dopotutto. Un po’ umanamente. Trecento su dodicimila. Davvero, siamo un paese che avrebbe il coraggio di denunciare Babbo Natale per violazione di domicilio. Comunque l’intervista è qui di seguito:
“Buonasera, posso chiederLe come Le sia venuta questa idea di marketing?”
“In macchina. Guidavo”
“Cosa le hanno scritto i trecento che le hanno scritto?”
“Che era un’idea geniale”
“Alcune risposte particolarmente divertenti?”
“Che era un’idea geniale di marketing”
“Ad Ottobre riprenderà?”
“Certamente.”
Ecco, forse ho sbagliato qualcosa io. Ma ho trovato sublime tutto, in queste risposte. Perché, di fondo, la nota di fondo era eccelsa: ogni parola mi domandava quanto potessi essere cretino a non capire quella campagna. Non c’era minimamente alcunché da capire. Vuoi parlare con qualcuno? Scrivigli. Vuoi che pensi che il tuo prodotto sia buono da comprare? Faglielo assaggiare. Vuoi che lo assaggi? Mandaglielo. Via posta. Dov’è il problema? Non c’è. C’è solo una società che ci insegna dei limiti che non esistono in natura. Non disturbare. Non intasare la casella di posta. Non usare il reale, accontentati del virtuale. Non sprecare prodotto. Insomma, una serie di fesserie. Poi arriva Valter Isnardi e ti mostra che del mondo non hai capito nulla. Ad Ottobre vedremo come andrà la campagna. Io sogno che lui si metta a chiamare casa per casa. Non so se lo farà, ma se lo facesse potrebbe insegnare come si sta al mondo ad un sacco di gente.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,