Un convegno contro le distorsioni dell’ideologia arcobaleno

Attualità

Milano 25 Aprile – La locandina mostra una immagine di Beppe Sala che partecipa al Gay Pride, affiancata ad una che mostra Mao TzeTung osannato da un gruppo di militanti che sventolano  il libretto rosso.

E’ la sigla, scelta dagli organizzatori, per rappresentare il  convegno in programma Sabato 29 aprile a Concorezzo (MB) e che si intitola “DELIRIO ARCOBALENO”.

delirio arcobaleno

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E per descrivere in modo il clima che stiamo vivendo oggi.

In questi  ultimi anni i cittadini sono ossessionati da una nuova ideologia che ha sostituito quelle del secolo scorso (nazismo, comunismo), oggi non più di moda.

 

Si tratta della ideologia arcobaleno, che  cataloga  le persone  in base alle loro tendenze sessuali:  “lesbo”, “gay”, “bisexual”, “transgender”,  “intersex”,  “etero”,  ecc.   

E pretende addirittura  che la gente debba esibire in pubblico con “orgoglio” il fatto di appartenere all’ una o all’ altra categoria.

 

In pratica si tratta della distruzione del genere umano, ridotto ad una fauna di “generi” diversi.  Gli “scienziati” LGBT ne hanno creati oltre 70.  E sono in continuo aumento.

 

Quelli che hanno messo in piedi questa  paranoia, ci dicono che vogliono “combattere le discriminazioni”, mentre le discriminazioni le stanno creando proprio loro!

 

La nuova follia arcobaleno purtroppo non rimane confinata alla propaganda delle  associazioni  LGBT,  ma ci viene propinata  anche da media, tv, giornali,  e  dagli Enti Pubblici, i quali  oggi  invece di occuparsi dei problemi della gente (lavoro, sicurezza, salute,  case…)  pensano a  finanziare gay pridesportelli comunali LGBT (Lesbo-gay-bisexual-transgender),  film e rassegne  teatrali omosessualifeste trans,  convegni sul “pansessualismo”,  e altre amenità del genere.

Cose che la gente pensava appartenessero al capitolo della sfera intima delle persone, da tenere nella propria camera da letto e  non c’ entrassero con l’ attività amministrativa di un Comune,  adesso sono diventate cose da mettere nei bilanci comunali  e su cui creare assessorati e istituzioni.  Senza vergogna e senza pudore.

 

Si parla tanto oggi di politici ladri e corrotti.  Ma la peggior forma di furto e corruzione è quella di chi usa le istituzioni pubbliche e i soldi della gente per foraggiare  le ideologie e le perversioni di qualcuno.

 

Il tutto imposto con l’ arroganza dei nuovi dittatori che non ammettono  replica e pretendono  che le loro idee siano la “verità rivelata” da imporre a tutti. Anche nelle scuole, ai nostri bambini, a cui adesso insegnano che devono poter fare quello che vogliono con il loro sesso, perfino di poterlo cambiare…

 

Questo sistema purtroppo tende a peggiorare e trasformarsi in un autentico regime.  Basti pensare che a Milano e in altre città “progressiste”  (ma sarebbe meglio chiamarle “regressiste”) il gay pride è diventato la “settimana del gay pride”, con la partecipazione del sindaco e delle istituzioni comunali, e  in occasione della quale si impone pure di esporre le bandiere arcobaleno sui pennoni dei municipi.

 

Noi non vogliamo discriminare nessuno, tantomeno in base a quello che uno vuole fare col suo sesso.  Ma proprio per questo siamo contro una ideologia che invece vuole speculare su queste cose e  farle diventare occasione per una nuova “rivoluzione ”  e lavaggio del cervello globale.

 

Era già successo nel secolo scorso, con le distinzione in “razze” (imposta dal nazismo) e la distinzione in “classi” (imposta dal comunismo).  

 

Vogliamo ripetere le stesse pazzie? 

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Angelo Mandelli

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