Milano 29 Aprile – Hanno istituito i Municipi perché fossero portatori della voce dei cittadini, ma il Comune continua a decidere senza consultarli. Anche nella riorganizzazione dei servizi. Una riorganizzazione che ha fatto indignare e protestare molti milanesi. “Giù le mani dal trasporto pubblico”. È questa la richiesta di Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera e coordinatrice lombarda. Dopo che Atm e Comune di Milano “hanno falcidiato il servizio tagliando frequenze e sopprimendo linee tranviarie – ha continuato l’ex ministro – è necessario fare subito marcia indietro, anche perché togliere tram e metrò anche nei giorni festivi non aiuta la città a vivere, a partire dalle periferie”.
“I tagli al trasporto pubblico, travestiti da riorganizzazione, hanno fatto imbestialire anche i passeggeri dell’Atm, che non vogliono sentire parlare di frequenze ridotte e cancellazione delle linee, oltretutto solo per far risparmiare l’azienda dei trasporti. Ora il Comune deve cambiare rotta, altrimenti cittadini e forze di opposizione saranno costrette a iniziative ancora più forti. La revisione va fatta subito coinvolgendo anche i Municipi – ha concluso – è ora di finirla che le decisioni vengano prese da assessori incompetenti sulla pelle dei cittadini”. E Marco Cagnolati, Consigliere di Forza Italia nel Municipio 3 spiega in una lettera indirizzata a Sala e all’assessore Granelli le motivazioni dell’assurdità per la cancellazione dello storico tram 23: “Vi scrivo in merito alla soppressione del TRAM 23: una scelta sbagliata che penalizza interi quartieri ed in particolare Lambrate e Città Studi.
La sostituzione con il tram 19 porterà notevoli disagi. Il lunghissimo percorso (52 fermate ed 82 minuti di #durata) sarà una delle cause dei frequenti ritardi del mezzo (basti pensare che ad una maggior percorrenza si associ una maggior probabilità di presenza di incidenti, auto in doppia fila, restringimenti, lavori in corso, traffico… – calcoli alla mano se il mezzo accumulasse anche solamente 1 minuto di ritardo per ogni fermata si arriverebbe già a più di 50 minuti di #attesa ad ogni corsa…)
Questa scelta, voluta unilateralmente, non condivisa con il Municipio 3 (ed anzi fortemente criticata) è stata osteggiata da numerosi cittadini che mi hanno scritto e proprio per questo ho deciso di scriverti.
Spezzare il percorso a metà, creando un punto di interconnessione con il 19 permetterebbe di avere la stessa percorrenza mantenendo separate entrambe le linee, come in precedenza, limitando ritardi e disagi (23 fermate circa invece delle 52 attuali)
Vi chiedo quindi di intervenire, ripristinando il percorso come in precedenza e relazionandomi sulle motivazioni che ti hanno portato a questa scelta, non condivisa da parte di molti e che sembrerebbe portare più disagi che benefici – il beneficio maggiore, come detto da alcuni sarebbe quello di un unico conducente, risparmiano sul personale, ma questo quanto può veramente incidere sul bilancio di ATM?
Non penso che sia necessario realizzare tali provvedimenti e contenimenti di spesa andando ad incidere sulla qualità di vita dei nostri cittadini, sarebbe più utile, e probabilmente remunerativo, effettuare maggiori controlli sulla convalida del biglietto su linee di superficie (ad esempio sulla 90 o 91), lì si che si potrebbero recuperare ingenti risorse…”
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