Carabinieri: Operazione “Papillon”

Cronaca

Milano 29 Aprile – Sgominata una banda di rapinatori armati e violenti, responsabili di decine di episodi predatori commessi tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016. Impedita una rapina ai danni di un portavalori in servizio presso una agenzia di sicurezza privata di Piacenza.

L’operazione è stata denominata “Papillon” dal nome di un bar in cui il gruppo criminale si riuniva quotidianamente per progettare le rapine ed accordarsi su come procacciarsi denaro e auto rubate

Un gruppo criminale composto da circa 10 persone, di cui quattro esecutori materiali delle rapine e i restanti fiancheggiatori con vari ruoli, prima di assalire le guardie particolari giurate o i corrieri effettuavano lunghe ore di osservazione e pedinamento, appostandosi preso i caveau di un istituto di vigilanza privato di Piacenza e di una società di noleggio Vlt di Pavia.

Al termine di una mirata ed articolata attività investigativa, avviata nel mese di novembre 2015 a seguito alcune rapine commesse nella provincia di Pavia, mediante l’utilizzo di armi da fuoco ad opera di un gruppo criminale operante nei territori del pavese e delle province di Milano, Alessandria, Piacenza, Cremona e Lodi e al fine di impossessarsi degli incassi dalle slot machines prelevati dai dipendenti delle società che le gestivano, davano esecuzione all’ordinanza di custodia emessa in data 28.03.2017 dal GIP del Tribunale di Pavia, che concordava pienamente con le risultanze investigative raccolte nei confronti dei soggetti di seguito elencati in ordine ai reati di rapina aggravata e furto aggravato in concorso, ricettazione, danneggiamento, incendio.

  1. A., nato a Palermo cl. 1964, residente in Vellezzo Bellini (PV), nullafacente, pluripregiudicato (destinatario custodia cautelare in carcere);
  2. R., nato a Milano (MI) cl. 1982, residente a Pieve del Cairo (PV), nullafacente, pregiudicato, (destinatario custodia cautelare in carcere);
  3. S., nato a Milano (MI) cl. 1986, residente a Pieve del Cairo (PV), presso campo nomadi di frazione Riccagioia, nullafacente, pregiudicato;
  4. V., nato a Palermo (PA) cl. 1972, residente in Mezzana Bigli (PV), operaio, (destinatario della misura cautelare dell’obbligo di dimora con divieto quotidiano di allontanarsi dalle ore 20.00 alle 07.00);

poiché nei loro confronti venivano raccolti inconfutabili elementi di colpevolezza .

Mirati interventi degli operanti, condivisi dall’autorità giudiziaria competente, hanno altresì impedito la commissione di ulteriori rapine a mano armata, già programmate ed in fase di esecuzione e per cui alcuni dei componenti del gruppo criminale erano già stati arrestati in flagranza per altri reati e quindi già condannati. In particolare tra il gennaio 2016 e il febbraio dello stesso anno, emergeva chiaramente che il gruppo criminale fosse impegnato, oltre la fase di progettazione, di un assalto ai danni di un furgone portavalori appartenete ad un’agenzia di sicurezza e vigilanza in provincia di Piacenza. L’azione veniva immediatamente monitorata, a partire dalle prime fasi progettuali sino ai primi pedinamenti, effettuati dai sodali del gruppo. Emergeva così chiaramente che il gruppo criminale,  prevedendo di utilizzare un importante arsenale, tra cui testualmente “bombe a mano e fucili automatici”, decideva di procedere con cautela e con tempistiche più lunghe di quelle inizialmente preventivate, tanto da indirizzarsi con priorità al secondo obiettivo scelto per procacciare guadagni  e cioè una rapina a mano armata ai danni di una gioielleria di Pieve Emanule (MI). Alla luce dell’emergenza in atto i Carabinieri di Vigevano, riuscirono ad intervenire prima che la rapina fosse portata a termine con l’arresto in Rozzano di tre rapinatori per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in quanti sorpresi ad occultare un’importante partita di hashish e cocaina destinata alla vendita al minuto nel milanese per il procacciamento del denaro necessario all’acquisizione delle armi automatiche.

Per il concorso a vario titolo nella commissione dei reati succitati venivano deferiti in stato di libertà anche altri 5  soggetti, ritenuti dal G.I.P. sodali di gruppo criminale.

Altri 2 venivano tratti in arresto nella flagranza di reato di furto aggravato poiché nel corso della perquisizione domiciliare, venivano sorpresi a sottrarre energia elettrica, mediante un collegamento abusivo effettuato alla rete nazionale di erogazione della stessa, dopo aver manomesso l’apparecchiatura. Nel corso della perquisizione eseguita sull’autovettura Bmw 320, veniva rinvenuto all’interno del bagagliaio un coltello a serramanico della lunghezza di cm. 30 nonché una mazza da baseball, pertanto il proprietario é stato deferito in stato di libertà per il reato di porto di armi od oggetti atti ad offendere. Nel corso delle perquisizioni domiciliari, personali e veicolari sono stati altresì rinvenuti e sequestrati passamontagna, cuffie, armi da taglio e ad altro materiale riconducibile ai crimini succitati. Gli arrestati, espletate le formalità procedurali, sono stati associati presso le case circondariali di Pavia, Milano-Opera e Voghera. I due arrestati in flagranza di reato sono trattenuti nelle camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo che si è svolto la mattina del 27.04.

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