Giornata Mondiale dell’Asma

Scienza e Salute

Milano 30 Aprile – Il 2 maggio si celebra la Giornata Mondiale dell’Asma per fare il punto su una patologia che,  secondo l’OMS, colpisce tra i 100 e i 150 milioni di individui, di cui oltre 30 milioni in Europa e 3.000.000 in Italia.

Nei mesi primaverili per gli asmatici esiste un rischio in più legato al fenomeno della poli-sensibilizzazione a più allergeni (acari e pollini, o più pollini), che si amplifica nella forma Asmatica Allergico Grave (AAG), che riguarda bambini e adulti e di cui soffrono almeno 50.000 Italiani.

 “In termini di educazione e divulgazione non si deve mai abbassare la guardia” – afferma Filippo Tesi Presidente di Federasma e Allergie Onlus.Il nostro impegno è fornire un supporto a chi si rivolge a noi e che, ancora prima del momento della diagnosi, ha necessità di capire come gestire e convivere con questa realtà. Conoscere quali sono i centri specialistici a cui rivolgersi, comprendere se si può guarire e quali sono le cure disponibili rimangono le richieste che ci giungono maggiormente. Dopo tanti anni ancora ci meravigliamo di quante informazioni è necessario fornire a chi ci contatta, ma siamo fieri di essere diventati un punto di riferimento non solo per i pazienti, ma anche per medici e Istituzioni”.

Nei pazienti con AAG la poli-sensibilizzazione è un ulteriore fattore che condiziona la qualità di vita dei pazienti per la persistenza dei sintomi e la gravità degli stessi. Quando si sommano allergeni perenni e stagionali l’effetto clinico è maggiore.

“I dati dello studio Proxima evidenziano che la grande maggioranza dei pazienti con AAG è poli-sensibilizzata, cioè sensibile a più di un allergene contemporaneamente” – afferma Giorgio Walter Canonica, Professore di Pneumologia-Humanitas University-Milano e Presidente SIAAIC. “La stagionalità, quindi, può determinare una recrudescenza della patologia. Se l’AAG non si riesce a controllare si favoriscono il persistere dei sintomi e l’insorgere di frequenti riacutizzazioni, che possono causare ospedalizzazioni frequenti e mettere persino a rischio la vita delle persone. Per questi motivi è importante intervenire in modo adeguato a livello terapeutico”.

Il trattamento dell’Asma Allergico Grave con un farmaco biologico monoclonale anti IgE ha dimostrato la sua efficacia nei pazienti poli-sensibilizzati.

 “Il farmaco biologico monoclonale anti-IgE (omalizumab) per l’Asma Allergico Grave agisce a monte della cascata infiammatoria” – afferma il dott. Andrea Matucci,  Dirigente medico del reparto di Immunologia AOU Careggi di Firenze – “e ha uno spettro d’azione molto ampio, a 360°. Questa terapia è un esempio di un farmaco diretto su un “bersaglio” preciso (le IgE) che non distingue tra allergene e allergene, tra acaro e polline. La terapia è quindi efficace e sicura per quei pazienti poli-sensibilizzati e esposti a maggior rischio di attacco, con importanti benefici in termini di qualità di vita”.

Sul sito www.viviasma.it i pazienti possono trovare informazioni sulla patologia, valutare il controllo dell’asma grazie all’Asma Control Test e trovare i centri di riferimento più vicini a loro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.