1.000 pannelli solari rubati e spediti nel deserto del Marocco: 5 arresti

Cronaca

Milano 1 Maggio – Rubavano pannelli fotovoltaici e li spedivano con le navi in Marocco, per installarli nel deserto. I carabinieri della compagnia di Cremona hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di cinque persone marocchine residenti in provincia di Brescia e Bergamo. Devono rispondere di nove furti pluriaggravati dall’aver cagionato un rilevante danno patrimoniale, dall’aver operato con violenza sulle cose e dall’aver commesso il fatto su infrastrutture destinate all’erogazione di energia esposte alla pubblica fede.

Stando alle accuse la banda in circa un anno (dal febbraio del 2016) ha rubato almeno 1.000 pannelli fotovoltaici, del valore totale di oltre mezzo milione – senza contare i danni strutturali – con i relativi impianti, trasferendoli in Marocco dai porti di Genova o di città spagnole. Le attrezzature sarebbero poi state montate e utilizzate nel deserto.

Il gruppo faceva sopralluoghi sistematici di notte nei campi fotovoltaici: poi, disattivando i sistemi di allarme, smontava i pannelli e li portava via anche a partite di 200 pannelli per volta. Nella stessa nottata venivano caricati su camion e trasportati per l’imbarco su navi che, con fatture false come documenti di viaggio, sbarcavano in Marocco, uno dei maggiori produttori mondiali di energia elettrica con sistema di pannelli solari.

Lì i moduli fotovoltaici venivano venduti sul mercato clandestino al prezzo di circa 100 euro l’uno e collocati in ampie aree desertiche per la produzione di energia elettrica. Le indagini hanno permesso di verificare come la banda fosse diventata un importante punto di riferimento per altri connazionali che, all’esigenza, si rivolgevano a loro per trovare la merce. I primi tre arresti a marzo in flagranza di reato, dopo aver compiuto l’ennesima incursione in un campo fotovoltaico a Pescarolo ed Uniti (nel cremonese). I cinque arrestati si trovano ora in carcere a Cremona. (Repubblica)

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