Milano 1 Maggio – Il caso ex trotto si01riapre. La Soprintendenza prepara una nuova procedura di vincolo sull’impianto dismesso. La prima richiesta è stata infatti bocciata dalla commissione regionale. Il nuovo provvedimento sarà più «morbido»: la proposta della Soprintendente della Città metropolitana Antonella Ranaldi è di porre un vincolo «diretto» sulle scuderie disegnate dall’architetto Paolo Vietti e «indiretto», paesaggistico, sulla pista dismessa ormai da qualche anno, che costituirà un punto fermo qualora l’area dovesse essere oggetto di trasformazione urbanistica.
Intanto, sabato sono iniziati lavori di bonifica con la rimozione dell’amianto dalle tribune che risalgono agli anni Sessanta. E fuori dall’impianto sportivo, in via Pessano, s’è svolta una mobilitazione massiccia di cittadini, decisi ad impedire manovre di «speculazione edilizia». «Abbiamo raccolto centinaia di firme — dicono i manifestanti — per sostenere la proposta di vincolo. Ora il cemento incombe su questo luogo».
Il Municipio 8 ha fatto richiesta di accesso agli atti «per conoscere i motivi del diniego del vincolo». Strada che 15 anni fa servì a impedire che l’area verde del più antico ippodromo del galoppo diventasse un’area residenziale.
Rimane ora aperta l’ipotesi di nuova costruzione sulle aree, di cui fino a un paio di anni fa si parlava come sbocco naturale per l’espansione dello stadio di San Siro. Le società di Inter e Milan erano intenzionate a fare di quegli spazi il famoso quarto anello, ovvero un’area esterna allo stadio per accogliere i tifosi e fornire servizi a famiglie e ospiti durante i grandi eventi. Ma Snai, proprietaria dell’area, ha presentato al Comune istanza per avviare la procedura di variante urbanistica con l’obbiettivo di poter edificare su circa 97 mila metri quadrati e l’ha ottenuta nel 2014: una determina dirigenziale del settore Urbanistica, infatti, ha rilevato che non ci sono più i presupposti per mantenere la destinazione a sport. L’area è edificabile, anche se metà sarà ceduta al Comune per adibirla a verde e servizi. Ma ciò basta a mantenere molto alto il prezzo dei terreni: 150 mila metri quadrati, dei quali 132 mila occupati dall’ex pista del trotto.
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