Milano si accolla i migranti che il PD non sa o non vuole fermare

Fabrizio c'è Milano
Milano 1 Maggio – Il Ministro degli Interni viene a Milano e dice che il modello Milano funziona. Dal suo punto di vista si capisce, da quello dei milanesi proprio  no.
Per il Governo di incapaci che da 5 anni consente l’invasione di migranti senza reagire né in Europa né nel Mediterraneo una amministrazione come il Comune di Milano è perfetta: organizza lei il cosiddetto Hub dove i migranti sfuggiti alle prefetture del Sud si presentano; non batte ciglio quando la espropriano di caserme destinate alla Polizia per stipare migranti; copre le spese dei minori non accompagnati che arrivano coi barconi e che, dovendo stare in Comunità, costano più del doppio dei famosi 35 euro a migrante; infine, quando gli sbarchi aumentano come in questo periodo, non si lamenta ma pensa ad allestire nuovi centri in Via Lombroso e al Palasharp.
Minniti è contento: presto Milano supererà i 4000 migranti ospitati con vitto e alloggio e il Sindaco organizza addirittura um corteo pro accoglienza anziché protestare con la prefettura come accade con i sindaci del resto d’Italia e di ogni colore politico.
Per Milano invece questa accoglienza senza limiti ha già dei costi: piazze e giardinetti pieni di persone che bighellonano cadendo spesso tra le braccia della malavita, rischio rivolte e radicalizzazione, un centro (Via Lombroso) che da Comunità per gli sgomberati dalle case popolari diventa centro smistamento, con la conseguenza che non si faranno più sgomberi. Insomma  la prospettiva di dover mantenere a vita queste migliaia di persone, quando sarà riconosciuto che non sono rifugiati e sarà chiaro che il PD (Majorino già lo dice) non vuole rimpatriarli.
Spiace dirlo ma i milanesi che non si ribellano alla prospettiva di diventare il piu grande centro di accoglienza d’Europa con acclusi costi sociali, fanno proprio la figura dei pirla con il resto d’Italia.

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