Milano 3 Maggio – Il nome di Cicco Simonetta è conosciutissimo dai milanesi che abitano nella zona di Porta Ticinese a causa di una via che in quel luogo a lui è stata dedicata. Pochissimi però saprebbero spiegare il perché di tale omaggio. La maggior parte dei testi scolastici non fa menzione di Cicco Simonetta. Eppure, qualcosa di straordinario l’avrà pure fatta per meritarsi una via tutta sua nella grandiosa città di Milano!
Tutto ebbe inizio nel 1450, quando il calabrese Francesco Simonetta, più conosciuto col soprannome di „Cicco‟, fu invitato a Milano dove ebbe la possibilità di intraprendere un‟ambitissima carriera al servizio di Francesco Sforza. Cicco raggiunse il culmine della sua carriera politica quando a capo del ducato succedette Gian Galeazzo, di appena sette anni, del quale era divenuto tutore.
Fu così che nel pieno affermarsi della signoria degli Sforza, per un certo tempo, fu il calabrese Cicco Simonetta il vero signore di Milano. Il governo di Cicco, giunse alla fine quando la madre del piccolo Gian Galeazzo rimase ammaliata da un cameriere di corte attraente, narcisista e calcolatore, che iniziò a complottare con coloro che verso di lui nutrivano risentimento, primo fra tutti Ludovico Sforza detto il Moro, zio del piccolo successore. La favorevole situazione iniziale, che aveva offerto a Cicco l’occasione di mettere in mostra le sue capacità, si deteriorò col tempo fino al punto di metterlo al centro di un grande intrigo politico che ebbe un tragicissimo epilogo. La deposizione di Cicco Simonetta fu l’inizio della fine del ducato di Milano. E non solo. La fine del potere di Cicco, che fu volutamente cancellato dalla storia dagli usurpatori, fu la prima di una lunga serie di eventi che portarono tutta l’Italia sotto il dominio del nemico, prima francese e poi spagnolo.
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Per approfondire l‟argomento: saggio storico “Messer Cicco milanese eccellentissimo” di Michela Pugliese.
Sito : gocciadinchiostro.wordpress.
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