Milano 10 Maggio – 850 euro per farsi raccontare che Cristo è morto di freddo. Nell’era della post verità un minimo di fact checking su un mistificatore seriale non sarebbe stato male. Ma, ovviamente, contraddire un Nobel per la pace sta male. Quindi qualcuno doveva pensarci. Ecco alcuni brevi appunti sul perché, se avete pagato per esserci, avete buttato i vostri soldi:
“Possiamo vincere la sfida del cibo, lavoriamo per un mondo più sostenibile”
Ehi, Barack, la stiamo già vincendo. Negli ultimi 200 anni la popolazione è aumentata sette volte, ma quella impiegata nell’agricoltura è crollata. È un risultato inimmaginabile e concentrato nel novecento per la maggior parte. Ed è dovuto alla scienza. Una scienza che ha aumentato drasticamente la resa dei campi. Come? All’inizio empiricamente. Poi con gli OGM. Certo, ma nella patria della fobia per qualsiasi cosa non sia a km zero volevamo davvero andare a parlare della VERA ragione per cui salveremo il mondo? Non siamo irrealistici. Meglio parlare di fuffa, così fai più soldi, la platea è contenta e ci rivediamo con Michelle al seguito tra qualche anno.
“Se raccogliamo le sfide del futuro non c’è nulla che non possiamo fare – dice – dobbiamo ridurre carestia e malnutrizione, dobbiamo invertire la direzione in cui ci portano i cambiamenti climatici, dobbiamo lavorare per un mondo più sostenibile”
In effetti si potrebbe fare molto di più contro la carestie. Per esempio eliminando l’embargo per il cibo OGM ed abbattendo le barriere doganali Europee che impediscono lo sviluppo agricolo della sponda sud del Mediterraneo e di tutta l’Africa. Eh, certo. Ma poi come glielo fai accettare a Dibba l’olio Tunisino? No, scartato. Inoltre, se è acclarato che ci sia un riscaldamento globale, la sua “direzione” è un tantino meno chiara. Nel senso che ci sono problemi di affidabilità per le previsioni meteo a sette giorni, figuriamoci per quelle a settant’anni. Sulla sostenibilità sono d’accordo infatti sotto Obama sono metodicamente falliti tutti i programmi delle rinnovabili, ma è esplosa la produzione di petrolio dalle sabbie bituminose, che ha abbattuto il costo della benzina. Così, per dire. Il mercato riesce perfettamente da solo a riequilibrarsi. Basta lasciarlo in pace.
“Tutto questo avrà ripercussioni, molti rifugiati arrivano nei nostri paesi anche perché nei loro Paesi esiste un problema di derrate alimentari”
E boom. Sta gente deve pagare qualche migliaio di euro, se va bene, per la traversata. Direi che non che non hanno problemi di derrate alimentari. Chi arriva è la borghesia Africana che sfrutta il ponte per ottenere il successo che meritano, ma che la loro terra non riesce a dar loro. Ovviamente Barack non lo sa. E non gliene frega nulla. Tanto in Usa il problema non lo sentono. Grazie al suo successore che ha risolto la cosa molto nettamente. Ciao Barack, ci vediamo alla prossima rata di mutuo con nuovi polli da spennare in platea.
Ah, nota finale. Il Presidente Bush, suo predecessore non lo ha mai criticato pubblicamente, non ha organizzato alcuna resistenza. Ed è stato anzi sempre molto cordiale con lui e la moglie. Come fece suo padre con Clinton. Questione di stile. Sai Barack, prima di tornare, fatti un giro in Texas, magari qualcosa la impari.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,