Un trauma cranico la risposta di chi fa valere il diritto agli schiamazzi

Milano

Milano 14 Maggio – In sé è un piccolo fatto di cronaca. Uno di quegli episodi frequenti in città e annotati in tre righe dalle pagine specializzate, ma fortemente indicativo di un malcostume che attraversa la società d’oggi, dove educazione e buon senso purtroppo si sposano con la consapevolezza dell’impunità.

Il fatto: “Un uomo di 56 anni è stato aggredito a colpi di ombrello da un gruppo di 4 o 5 ragazzi che aveva rimproverato per gli schiamazzi sotto la sua finestra in via Donna Prassede, a Milano. L’episodio è avvenuto attorno a mezzanotte e mezza, l’uomo ha riportato un trauma cranico ed è stato trasportato in condizioni non gravi alla clinica Humanitas di Rozzano. Sul caso indagano i carabinieri.”

D’accordo, è ben poca cosa se si paragona l’accaduto con atti di violenza ben più gravi, ma la moda dei rave party, la supponenza dei tanti che militano nei centri sociali, l’abitudine di molti di fare branco e dedicarsi a bravate stupide, hanno determinato un clima di “libertà” generalizzata nel mondo giovanile che ha capovolto i valori comportamentali.

Per dire che, a Milano, non c’è solo un degrado visivo, ma anche acustico, di cui raramente si parla, ma che dilaga e non viene punito.

Olga Molinari

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