Il 16 Maggio Il Canto Della Natura: da Casta Diva dalla Norma di Vincenzo Bellini,a Memory da Cats, il musical di Francis Lloyd Webber
Dopo l’evento di apertura alla città con concerto di domenica 9 Aprile, l’antica chiesa del Fopponino di Milano in Piazzale Aquileja ha in programma il 16, il 31 Maggio e il 18 Giugno altri tre concerti con visite accompagnate dai volontari, che vanno ad arricchire il piano visite previsto ogni sabato dalle 16 alle 19 e ogni domenica dalle 11 alle 13 sino a giugno. Come preannunciato, infatti, sarà utilizzata oltre che per cerimonie religiose, anche per incontri culturali e concerti di musica sacra, lirica e sinfonica.
Il calendario prevede il 16 Maggio alle 19,30 “il Canto della Natura” con arie liriche e romanze da salotto, ”ispirate – dice Orietta Colacicco, ideatore e curatore del concerto -, dedicate o incorniciate dalla natura: firmamento, sole, luna, cielo, mare, fiori sono spesso protagonisti delle liriche, a volte come tributo a Dio o a un’entità superiore, a volte come ricordo malinconico, a volte come consolazione”.
A cantare il soprano Monica Mariani, il bartenore Corrado Alessandro Cappitta e il baritono Romano Zanzanelli (anche sacrestano della chiesa da più di 50 anni), accompagnati all’organo da Massimiliano Di Fino. Si inizia con una preghiera: “Dal tuo stellato soglio” dal Mosé di Gioachino Rossini, cui seguono brani noti anche ai non intenditori come “Casta Diva” dalla Norma di Vincenzo Bellini, “Mattinata” di Ruggero Leoncavallo, e “L’ultima Canzone di Francesco Paolo Tosti. Poi diritta al cuore arriverà “Memory” da Cats di Andrew Lloyd Webber, le cui parole di Trevor Nunn si basano sulla poesia “Rapsodia su una notte di vento” di Thomas Stearns Eliot, autore anche del libro dei gatti tuttofare (Old Possum’s Book of Practical Cats) cui si rifà l’acclamato musical. Il concerto, che vuole avvicinare alla lirica anche il pubblico più vasto e meno preparato, comprende poi “Cielo e Mar“ dalla Gioconda di Amilcare Ponchielli, “Un dì all’azzurro spazio” dall’Andrea Chenier di Umberto Giordano, “Tacea la notte placida” dal Trovatore di Giuseppe Verdi, “Son pochi fiori” da L’ Amico Fritz e “Le arance olezzano” dalla Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni. Poi ad alcuni sembrerà di ascoltare la colonna sonora de La Vita è bella di Benigni, che altro non è che la “Barcarolle” dall’opera Les contes d’Hoffmann di Jacques Offenbach. Si chiude con “Va pensiero” dal Nabucco di Giuseppe Verdi. Del resto l’antica chiesa, edificata nel 1663, ha un forte legame con Verdi, perché qui fu sepolta, accanto al figlioletto di un anno Icilio, Margherita Barezzi, prima moglie del Maestro di Busseto, morta a Milano nel 1840.
Al termine del concerto, chi lo volesse sarà accompagnato dai volontari del Fopponino alla scoperta della chiesa, che inizialmente era cappella cimiteriale. Interessante è la storia: Fopponino in milanese significa piccola foppa, cioè buca, la fossa comune, dove dalla peste del Manzoni del 1630 e sino alla fine del ‘700 si seppellivano i morti, fuori dalla città, qui delimitata dalle mura spagnole.
La vocazione cimiteriale del luogo continua quando, dismessa la pratica della fossa comune, è destinata alle tombe degli abitanti delle cascine intorno, che costituiscono il borgo del Comune dei Corpi Santi. Nell’800, poi, dopo l’annessione di quest’ultimo al Comune di Milano, diventa, come Cimitero di Porta Magenta, uno dei cinque cimiteri cittadini, dove trovava spazio anche il cimitero israelitico. Parrocchia alla fine degli anni ’50 e sino alla costruzione dell’attigua chiesa di San Francesco d’Assisi disegnata da Giò Ponti nel 1963, l’antico edificio religioso è stato di recente ristrutturato e restaurato all’esterno grazie alle offerte dei parrocchiani e delle persone che lo amano. che hanno raccolto 145.000 euro dei 435 mila spesi per i lavori.
Gli altri due concerti con visita sono previsti il 31 Maggio e Domenica 18 Giugno. Il primo, ospitato nella chiesa nuova, a chiusura del mese mariano, come dice il nome “La Lode a Maria”, é un excursus in tutte le preghiere dedicate alla Madonna dal canto gregoriano a oggi. A cantare i cori di San Francesco d’Assisi al Fopponino e il coro W. Byrd, con la direzione di Francesco Girardi, accompagnati al pianoforte da Luca Garro.
Domenica 18 Giugno, festa del Corpus Domini. alle 16 al Fopponino verrà celebrata la Santa Messa con Animazione Liturgica di Arie sacre e liriche dell’800. A cantare il soprano Monica Mariani, il tenore Pasquale Conticelli e il baritono Romano Zanzanelli accompagnati all’organo da Massimiliano Di Fino. Nel programma fra le altre “La Vergine degli Angeli” dalla Forza del Destino di Verdi, Panis Angelicus, “Pietà Signore” di Louis Abraham de Niedermeyer e “Ave Maria” da Otello di Giuseppe Verdi
L’Ingresso ai concerti è libero sino ad esaurimento posti. Si consiglia la prenotazione all’indirizzo parrocchia@fopponino.it o al numero 02/4818049 dalle 10 alle 12 lunedì, mercoledì e venerdì,
Per maggiori informazioni si può consultare il sito www.fopponino.it e la pagina facebook: Fopponino Parrocchia S. Francesco d’Assisi
Tornando alle visite, da vedere, fra gli altri, la Cappellina dei morti che si affaccia su via San Michele del Carso, il Campanile, la Cappella dell’Addolorata, la Cappella del Crocifisso e l’imponente Presbiterio, con la grande tela dipinta ad olio, che rappresenta san Carlo Borromeo e san Giovanni Battista che adorano il SS. Sacramento, liberando con la loro preghiera le anime dal purgatorio. Alcune opere, come le quattro grandi tele raffiguranti gli Evangelisti, poste sulle navate, risalgono ai primi decenni del XVIII° secolo, la predella scolpita e dorata, che racchiude l’Annunciazione dipinta su tela, al secondo periodo del XVII° secolo, l’altare è barocco, come i decori della Cappella della Addolorata. Interessanti la statua in legno policromo della Madonna e il Cristo ottocentesco in gesso, a statura naturale.
Per chi volesse avere idea di come era il Fopponino nel 1800 e all’inizio del secolo scorso, si ha nota di tre opere: “La passeggiata del giovedì (Il Fopponino)”, dipinto dei 1869 di Angelo Trezzini, custodito alle Gallerie d’Italia, “La Cappelletta del Fopponino di Porta Magenta”, olio di Achille Beltrame e “el Fopponin fuori P. Magenta” un acquarello su carta di Arturo Ferrari. Entrambi dei primi del ‘900 si trovano al Museo di Milano-Palazzo Morando.
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