Milano 18 Maggio – Due giorni fa c’è stata una retata in cui sono stati arrestati cinque Egiziani, che, per la procura avrebbero gestito 800 alloggi a San Siro. Così descrive la vicenda Repubblica:
Il loro ufficio era nel cuore del quartiere popolare di San Siro a Milano. Un bar in piazzale Selinunte, un indirizzo conosciuto da tutti, nei cortili dei palazzoni Aler, e che arrivava alle orecchie di chiunque avesse bisogno di trovare, in pochi giorni o in poche ore, un tetto. Perché per avere una casa, nel quadrilatero di vie e condomini che conta il più alto numero di occupazioni abusive in città, bisognava rivolgersi a loro. Alla banda di egiziani, cinque nordafricani che ai tavolini del bar raccoglievano le necessità di decine di disperati, proponevano appartamenti vuoti, elencavano tariffe in base alle metrature.
Una vera e propria agenzia immobiliare clandestina. Un racket degli alloggi, in palazzi in teoria sotto la gestione di Aler, nella pratica nelle mani della banda. Un ricco business portato avanti fino a quando è andata a compimento una lunga indagini del pm Letizia Mannella e degli agenti del commissariato Bonola, che hanno arrestato i quattro egiziani (un quinto è al momento irreperibile) che gestivano il racket.
Alcune considerazioni. Il quinto ce lo siamo giocati. E non lo vedremo più. La gestione dell’Aler non differisce minimamente da quella MM. Anzi. Ed il fenomeno è esploso da quando i principali vincitori nelle graduatorie per le case popolari sono stranieri. Non è razzismo. Sono, semplicemente, norme pensate per un’altra era. Qui la gente, giocoforza, va e viene. E chi subentra è difficile da controllare e gestire. Inoltre le famiglie numerose e non sfrattabili aumentano a dismisura. Aggiungeteci una giustizia farraginosa ed una maggioranza di sinistra che ama la legalità, ma molto di più l’idea di accoglienza ed il disastro è servito. Un applauso alla Procura, ma se i quattro verranno davvero puniti, quegli 800 alloggi saranno ancora gestiti da qualcuno. Perché, se un alloggio per cui il comune viene affittato a 100 e subaffittato a 1000, il gioco varrà sempre la candela. La soluzione? Non c’è finché, invece delle regole, applicheremo la morale, distorta e buonista, che ha sempre ispirato la coalizione arancione e che il 20 sfilerà per le vie di Milano.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,