In cammino coi clochard dove batte il cuore di Milano: visite guidate e letture

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Milano 18 Maggio – C’è il quadrilatero della moda. E c’è il quadrilatero della solidarietà. Il primo sta nel centro di Milano. Il secondo nel cuore. L’uno attira cultori dello shopping di lusso da tutto il mondo. Per scoprirlo, basta mettersi sui loro passi. Per scoprire l’altro, servono invece compagni di cammino diversi.

Come i clochard e gli ex clochard che fanno riferimento al Centro diurno «La Piazzetta» di Caritas Ambrosiana e che hanno dato vita ad un’associazione dal nome eloquente: i «Gatti Spiazzati». Spiazzati dalla vita e dalle sue difficoltà. Ma capaci, ogni volta, di ricominciare. Insieme. Non si dice forse che i gatti abbiamo sette vite?

Ebbene: i «Gatti Spiazzati» ne hanno di più. Non sette, ma settanta volte sette. Merito dell’amicizia che li lega. E dell’iniziativa che la loro associazione ha lanciato ai milanesi: le «camminate conviviali» alla scoperta della città. In centro come nelle periferie. Un viaggio fra monumenti, storie, memorie. Persone illustri. E non. Vita che si dona e si moltiplica. Come racconta la «camminata conviviale» che i Gatti organizzano per questa domenica: quella al quadrilatero della solidarietà.

«Ci troviamo in piazza Santo Stefano, vicino a San Bernardino alle Ossa, alle 15 – spiega Aldo Scaiano, ex clochard, presidente dell’associazione –. La nostra camminata, in circa due ore, toccherà i luoghi dei mercati milanesi della storia, quelli degli anni della contestazione e della tensione, ma soprattutto i luoghi dei senza dimora e quelli della solidarietà: le sedi di Caritas, Acli, ChiamaMilano, i Servi di Maria. Lungo il cammino “incontreremo” Carlo Porta e Giuseppe Piermarini, Giuseppe Pinelli e Luigi Calabresi, Gerardo D’Ambrosio e Elio Fiorucci, Carlo Cattaneo e padre David Maria Turoldo; Giovanni D’Anzi, l’autore di Oh mia bela Madunina, che canteremo insieme, e Lucio Battisti, che qui ha vissuto. Sotto la statua di Beccaria, assieme agli amici della Comunità di Sant’Egidio, rilanceremo il “no” alla pena di morte».

Per partecipare è necessario prenotare (e-mail info.spiazzati@gmail.com; tel. 338.5498695). «Chiediamo un contributo di 5 euro per ogni camminata e dieci euro quale quota d’iscrizione annua all’associazione. Gli iscritti, raccolti dall’inizio di aprile ad oggi, sono più di 160, sia della città, sia della provincia, i più nella fascia d’età 30-45 anni, ma anche ultra 60enni come studenti universitari», prosegue il presidente dei «Gatti». Due i tipi di iniziative organizzati dall’onlus.

Le «camminate conviviali», anzitutto, come quella d’esordio alle Case Bianche di via Salomone, prima tappa della storica visita di papa Francesco a Milano. Dopo quella diieri, «la successiva sarà il 28 maggio, con partenza alle 10, alla scoperta del QT8 con salita al monte Stella – un punto di vista eccellente per capire come sta cambiando Milano – e infine la visita al Giardino dei Giusti – anticipa Aldo –. Nelle scorse settimane le nostre “camminate” hanno toccato zone diverse della città, dal Vigentino al quartiere Ravizza, e presto andremo anche all’Ortica».

Il 5 maggio scorso, intanto, i «Gatti» hanno aperto un secondo filone di proposta: le «Letture sotto le stelle». Ebbene: «Quella sera abbiamo declamato Il cinque maggio, la celebre ode del Manzoni dedicata a Napoleone, in piazza San Fedele, sotto la statua dello scrittore. È andata bene: ha partecipato una quarantina di “matti”, chi già ci conosceva e chi ci ha “scoperti” grazie alla nostra pagina Facebook. Per organizzare l’incontro – prosegue Aldo – abbiamo chiesto lumi alla polizia locale – era la prima volta, per noi! – ottenendo l’autorizzazione e pagando una tassa di 52 centesimi di euro per occupazione di suolo pubblico. Siamo un’onlus, vogliamo fare tutto secondo le regole… Abbiamo dedicato l’incontro a Tindaro Scurria, il vigile urbano, benefattore dei senza dimora, morto pochi mesi fa. Una dedica che i suoi colleghi hanno apprezzato molto».

La prossima lettura sotto le stelle? «Il 25 maggio alle 19 all’Arco della Pace. Organizzata con l’Ordine degli architetti di Milano, sarà un “processo” a Napoleone e a come le sue scelte urbanistiche hanno segnato la nostra città».

Lorenzo Rosoli (Avvenire)

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