Milano 25 Maggio – Il Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Milano ha eseguito un provvedimento di confisca di beni nei confronti di un imprenditore 51enne di origini calabresi, già condannato in via definitiva per ricettazione, sostituzione di denaro proveniente da rapina, detenzione illegale di armi e truffa.
In passato su di lui erano ricaduti gravi indizi di appartenenza alle cosche ‘ndranghetiste PIROMALLI – BELLOCCO, per aver agevolato i loro traffici di sostanze stupefacenti. Su tale presupposto, nel 2014, la Prefettura di Monza Brianza aveva emesso un’interdittiva antimafia a carico della società di ristorazione a lui riconducibile, ritenendo sussistente il rischio di infiltrazione mafiosa nella gestione e nelle scelte economiche della sua attività commerciale.
La confisca è frutto del sequestro effettuato nell’aprile 2016, sempre dalla D.I.A., dopo approfondite indagini economico-finanziarie nei confronti dell’imprenditore e del suo nucleo familiare, che hanno consentito di acclarare una netta sproporzione tra i redditi dichiarati e gli investimenti effettuati.
La misura ha riguardato la predetta società di ristorazione, 6 unità immobiliari, tra appartamenti e garage (ubicati in Brianza), disponibilità finanziarie e 7 quadri d’autore.
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