Milano 25 Maggio – Leggiamo questo comunicato dei Radicali sulla Marijuana:
“A chi li richiede, invierò una lettera nominativa con invito (istigazione) a coltivare e consumare la propria invece di rivolgersi al mercato nero” afferma Cappato.
“Al contrario del consumo, la coltivazione di cannabis in Italia resta severamente punita, con la conseguenza di lasciare un mercato di (almeno) 4 milioni di consumatori arricchire la criminalità per un giro d’affari, tutto illegale, stimato in miliardi di euro” prosegue. “Allo stesso tempo, con l’associazione Luca Coscioni e altri giuristi, esperti e militanti antiproibizionisti denunceremo il governo nelle sedi competenti per gravi inadempienze” conclude.
“Sono passati 15 mesi dal deposito delle nostre leggi di iniziativa popolare per la regolamentazione della cannabis terapeutica e per istituire il registro dei testamenti biologici in Regione Lombardia. La legge prevede che il Consiglio regionale abbia tre mesi di tempo per discutere le proposte depositate, scaduti i quali avviene l’iscrizione automatica come primo punto all’ordine del giorno dei lavori dell’aula. Ma le leggi popolari, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni, non sono mai state calendarizzate” ha detto Cappato.
Cappato è solito infrangere la legge e poi autodenunciarsi. Con scarsi risultati, a dire il vero. Stavolta è ricorso alla tecnica preventiva, nel tentativo di svegliare una procura, come quella di Milano, estremamente solerte con i presunti reati di una parte politica e del tutto disattenta a quelli altrui. Comprendiamo la difficoltà dell’esponente Radicale e lo vogliamo aiutare, per questo riportiamo delle dichiarazioni che, a parere suo come nostro, costituiscono un vulnus al diritto. Nella speranza che, prima o poi, questo aspirante martire incontri la lama della giustizia che ardentemente brama. È un suo legittimo desiderio e lo è anche per noi, che se sbagliamo mezza riga di dichiarazione dei redditi ci troviamo l’esercito sull’uscio. Sapere che qualcuno ha un mazzo di “esci gratis di prigione”, e che questa persona, per sua espressa volontà, questo carnet manco lo vorrebbe è estremamente irritante. Non trovate anche voi?

Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,