Miano 27 Maggio – Con l’operazione “Enigma” sgominata dai carabinieri di Pavia un’organizzazione criminale transnazionale, un gruppo italo-lettone associatosi in modo stabile e strutturato allo scopo di compiere una serie di furti aggravati di ingenti quantità di idrocarburi ai danni delle societa’ “Eni spa”, “Sarpom srl” e “Sigemi srl”, esercenti il trasporto e l’erogazione attraverso oleodotti interrati nel territorio dell’italia settentrionale, con particolare riferimento alle province di Pavia, Piacenza, Milano, Lodi, Novara e Alessandria. Tra gli appartenti all’associazione ex militari del patto di Varsavia, ex dipendenti di societa’ petrolifere dell’est e italiani addetti principalmente alle attivita’ di intermediazione e logistiche.
Gli stessi, equipaggiati con costosissimi materiali ed apparecchiature tecniche e sfruttando metodi tipicamente militari, erano in grado di perlustrare il territorio, individuare i siti favorevoli ed effettuare le operazioni necessarie per il furto e lo stoccaggio dei carburanti.
Tramite una complessa attivita’ investigativa, basata su intercettazioni, pedinamenti, controllo dei sistemi di videosorveglianza anche comunali, droni muniti di particolari sistemi sonar per rilevare, dall’interno degli oleodotti, eventuali manomissioni, e serrati interrogatori, i militari hanno accertato che l’organizzazione, attraverso mediatori di nazionalita’ italiana che utilizzavano false generalita’, dopo aver stipulato vari contratti di locazione di immobili a destinazione sia abitativa che industriale, dava seguito ad operazioni di scavo abusivo nel terreno, raggiungendo le condutture degli oleodotti, perforandole tramite sofisticati strumenti, applicando valvole progettate e realizzate appositamente ed infine allestendo dei collegamenti sotterranei, tramite la posa di tubature anche per svariati km, con capannoni o strutture industriali appositamente tratte in locazione nei mesi precedenti, si da costituire dei siti di stoccaggio per gli idrocarburi sottratti. Sette di tali siti sono stati scoperti e sequestrati dai carabinieri nelle province di Pavia, Piacenza ed Alessandria.
L’operazione si e’ avviata alla fase conclusiva con l’arresto, operato nei giorni scorsi dal comando provinciale carabinieri di Pavia, di cinque componenti dell’organizzazione tra cui i due capi, un italiano e un lettone, quest’ultimo vera e propria mente del gruppo, che vanno ad aggiungersi agli due gia’ tratti in arresto le scorse settimane, ad undici misure cautelari di cui dieci in carcere e una agli arresti domiciliari, oltre alla denuncia in stato di liberta’ di altri cinque soggetti comunque coinvolti nel sodalizio. Sono state inoltre scoperte tre ville site in Fortunago (PV), a Casalpusterlengo (LO) e a Trezzano sul Naviglio (MI), ove l’organizzazione si era insediata e aveva costituito dei veri e propri rifugi e “cabine di regia”, dotate di sistemi di videosorveglianza, nel tentativo di eludere qualunque “avvicinamento” messo in atto dalle forze dell’ordine.
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