Milano 1 Giugno – “Voglio esprimere tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza al medico Roberto Burioni – sottolinea Lorenzin – vittima in questi giorni di durissimi attacchi e vili minacce, anche di morte, sui social solo per il fatto di sostenere inconfutabili verità scientifiche a sostegno delle vaccinazioni. Per questa ragione aggiunge il ministro – ho deciso di proporre per il dottor Burioni il conferimento della medaglia d’oro al merito della Sanità pubblica per il suo impegno costante a difesa della scienza e nella promozione delle vaccinazioni come indispensabile e fondamentale strumento di prevenzione della salute pubblica”.
Minacciato di morte, il dottor Burioni non ha mai retrocesso. Forse molti di voi non lo conoscono, ma la sua militanza sui social network è quanto di più meritorio si potesse fare in questa battaglia: le bufale, gli attentati alla vita dei bambini ed alla sicurezza pubblica si sviluppano proprio su Facebook ed affini. Ed è una corsa alla menzogna che trova pochi argini. Uno di questi è Burioni. La scienza non è democratica è forse una delle sue frasi più famose e per qualcuno controverse. Ma è vera. La scienza non ammette dubbi infondati. Il dubbio nel metodo scientifico è sacro, perché permette il progresso. Ma non tutti i dubbi sono uguali tra loro. Se domattina mi venisse il dubbio che la terra sia piatta, l’onere di farmelo passare non spetterebbe ad alcun geologo o astronomo. Il dubbio scientifico è quello supportato da dati, corroborato da esperimenti ripetibili e sostenuto da teorie consistenti. I dubbi sui vaccini non hanno nessuna di queste caratteristiche. I dati che ci sono, quelli controllati da altri scienziati, quelli verificati insomma, puntano tutti verso uno squilibrio abissale dei benefici rispetto ai rischi. Gli esperimenti dicono che funzionano. L’unico studio che correla i vaccini all’autismo è stato ritirato: era falso, frutto di una tentata truffa ordita da un avvocato e da un medico compiacente. Le teorie complottistiche sui vaccini non hanno alcuna solidità interna. Quindi no, non hanno dignità scientifica.
Purtroppo, nonostante tutto, queste teorie si sono diffuse. Ed hanno inquinato il dibattito. Con il risultato devastante di riportare in auge malattie che si credevano debellate, o quasi. Ecco perché premiare Burioni è sacrosanto. Lui è una delle dighe al morbo.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,