Milano 3 Giugno – E niente, non poteva durare. Oggi è arrivato da Sala l’aut aut. O con me o in campagna elettorale per le Regionali. La prima e più improtante vittima di tutto questo è Carmela Rozza, come riporta Il Giorno:
Il primo cittadino ha fatto sapere che chi nella sua Giunta ha “legittime” ambizioni politiche nazionali o regionali deve lasciare Palazzo Marino prima del voto. “Io non voglio fermare nessuno nelle legittime ambizioni di tutti. Non ritengo che ci sarà un grandissimo rimpasto, ma le regole sono chiare: se qualcuno decide di percorrere un’altra via, piu’ che legittimamente, deve lasciare il giorno stesso la giunta perche’ la cosa che non posso permettere e’ che Milano abbia la sensazione di una Giunta disattenta”, ha affermato il primo cittadino di Milano, rispondendo a chi gli chiedeva delle ricostruzioni di stampa in merito alle ambizioni di alcuni assessori. “In ogni caso sceglierò come ho sempre fatto con la mia testa come ricostruire la Giunta, pero’ onestamente non mi aspetto una grande migrazione. Chi si candida deve lasciare immediatamente per rispetto della città”, ha concluso parlando al termine della cerimonia del 2 giugno.
Anche se secondo Repubblica ci potrebbe essere un secondo retroscena:
L’approdo per Rozza potrebbe essere la Regione, e forse anche prima della scadenza naturale del mandato di Roberto Maroni, se ci fosse l’accelerazione nella crisi di governo e, quindi, l’ipotesi di unire Politiche e Regionali. Ma, da quanto si è capito dopo l’incontro che lo stesso Sala ha avuto con l’assessora dopo i fatti del Trotter, il sindaco avrebbe fatto capire a Rozza che preferirebbe che lei restasse al suo posto, portando avanti i progetti del suo settore appena avviati. Che restasse, questo si dice, almeno per ora, rinviando questa scelta a un altro momento. Forse anche per evitare strumentalizzazioni su una volontà di allontanarla da un ruolo che Rozza interpreta con piglio molto sicuro e – stando alle voci di corridoio – senza grande condivisione con gli altri assessori.
Ci fidiamo dei giornalisti di Largo Fochetti, ma la netta impressione è dell’esatto opposto. La Rozza ha un approccio troppo securitario per poter dividere la medesima giunta con Majorino. E Sala ha già abbastanza rogne con Sinistra per Milano per potersi permettere gente efficiente in quell’assessorato. Ci vorrebbe un altro Granelli per tenere ferme le acque. Per cui bye bye Carmela, ci rivediamo al Pirellone.
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