Milano 5 Giugno – Il grido di dolore è come sempre dei residenti o di chi frequenta il Parco Sempione e constata ogni giorno che il verde del parco è diventato un ricordo. E così anche un polmone verde tanto caro ai milanesi, per l’incuria dell’amministrazione attuale diventa una distesa di terra battutata dove l’erba è ormai una chimera. Riferisce Alessia Gallone su Repubblica “Chi lo frequenta da sempre, parco Sempione, dice che “da anni i prati non erano in queste condizioni”. E lo fa denunciando sui social lo stato di abbandono dell’erba sempre più rada in alcune zone come quelle attorno al Teatro Burri. È lì, ma anche nelle aree più a ridosso dell’Arena e in altri “pratoni”, che il manto verde sembra scomparire, “mangiato” da distese sempre più ampie e sempre più dure di terra. “Sembra un bunker”, lo sfogo su Facebook, dove è partito il dibattito.
L’appello dei cittadini è chiaro: “Curate il parco”. Anche se dal Municipio 1, che mercoledì dedicherà un commissione allo stato di salute del verde del centro, adesso arriva l’assicurazione: “C’è stata qualche difficoltà legata anche alla fase di transizione tra il vecchio e il nuovo gestore del verde della città e a un problema specifico come la rottura dell’impianto di irrigazione vicino all’Arena – dice l’assessora di zona con delega al Verde, Elena Grandi – ma la situazione è monitorata e ai tecnici abbiamo dato indicazioni precise. Una delle priorità su cui abbiamo chiesto di lavorare per tornare a standard migliori sono proprio i prati dei parchi, anche quelli dei Giardini Montanelli”.
Ma non c’è solo l’erba (che manca). Perché al Sempione, continua Grandi, “c’è anche un problema di manutenzione del campo da basket e di cura dei ciottoli lungo i viali”.
Le segnalazioni sono arrivate anche a Palazzo Marino. Nonostante per l’assessore Pierfrancesco Maran sarebbero limitate ai prati vicino al Burri: “Probabilmente c’è stato anche un uso più intensivo rispetto al passato. Adesso ci siamo rimessi in linea con il taglio dell’erba, ma con le società che gestiscono la manutenzione vedremo se riusciremo a immaginare qualche intervento ad hoc”.
Ma che cosa sta succedendo ai “pratoni” del Sempione? Una diagnosi la fa Silvio Anderloni, direttore di Boscoincittà: “È l’effetto congiunto di un periodo, quello tra febbraio e marzo, molto secco che ha indebolito i prati e del cambio di gestore del verde che ha fatto ritardare il taglio dell’erba”. Arrivati lì, però, con quelle chiazze di terra ormai emerse,quale può essere la cura? “Mi sembra una situazione sanabile – dice l’esperto – con buone irrigazioni e qualche sfalcio”. Vietato in questo momento ripiantare l’erba: “Fa troppo caldo e la germinazione avverrebbe con difficoltà”.
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