Milano 5 Giugno – Su indicazioni dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Monza, la Polizia di Ginevra, ha tratto in arresto Valerio Morrone, latitante 39enne, monzese. L’uomo era ricercato in Italia per una condanna a 17 anni di reclusione e 99.500 euro di multa per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, corruzione, associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe, furto ed evasione.
La cattura dell’uomo è il risultato finale dell’attività, coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza e condotta dai militari della squadra “Catturandi” del Nucleo Investigativo monzese che, dallo scorso febbraio, attraverso intercettazioni telefoniche e telematiche, ne hanno ricostruito gli spostamenti, fino all’individuazione del suo domicilio a Veigy-Foncenex, un comune francese situato al confine con la Svizzera, da dove quotidianamente si recava al lavoro in un ristorante di Carouge, comune svizzero, nei pressi di Ginevra.
L’internazionalizzazione delle ricerche e l’attivazione degli organi di Polizia elvetici e francesi, ne hanno permesso la cattura, venerdì scorso, proprio all’interno del luogo di lavoro.
La latitanza di Morrone era iniziata nell’ottobre 2015, quando era evaso dagli arresti domiciliari, concessi per motivi di salute. La figura del criminale era emersa nell’ambito dell’indagine della Guardia di Finanza di Milano denominata “Shut up”, conclusa nel 2011 con l’arresto di 41 persone. Il Morrone era considerato la mente di una vasta rete di traffico di stupefacenti che si approvvigionava di cocaina dalla Colombia, attraverso la Spagna, e di eroina dal Pakistan e dall’Afghanistan, attraverso la rotta dei Balcani.
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